Estratto da "LASCIAR ANDARE IL FUOCO" di Achaan Sumedho - Ubaldini Editore:
"L'abitudine ad attaccarsi al desiderio è
radicata nell'uomo. In Occidente pensiamo di essere raffinati e colti,
ma è spaventoso quando realmente cominciamo a vedere quello che succede
nella nostra mente: la maggior parte di noi è terribilmente ignorante,
non abbiamo la minima idea di chi siamo veramente, o della causa della
sofferenza, o di come vivere rettamente, nessuna idea. Molte persone
prendono droghe, bevono e fanno di tutto per sfuggire alla sofferenza,
sennonché la loro sofferenza aumenta. Quanto siamo presuntuosi e
arroganti noi occidentali a considerarci esseri civilizzati! E' vero che
siamo istruiti, sappiamo leggere e scrivere, e disponiamo di
meravigliose macchine e invenzioni. Paragonate a noi, le popolazioni
tribali dell'Africa, ad esempio, sembrano primitive e superstiziose. Ma
in realtà siamo tutti esattamente nella stessa barca! Sono semplicemente
le nostre superstizioni a essere diverse. Noi, in realtà, crediamo
ciecamente a tante cose.
Ad esempio, noi cerchiamo di spiegare il
nostro universo attraverso concetti, credendo che siano la realtà.
Crediamo nella ragione e nella logica, vale a dire crediamo in cose che
non conosciamo. Ma, di fatto, non abbiamo realmente capito come questo
universo inizi e finisca. Se leggiamo un libro e crediamo in quello che
ci dice o crediamo in quello che gli scienziati dicono, noi stiamo
semplicemente credendo. Pensiamo: "Siamo sofisticati, crediamo in quello
che dicono gli scienziati, crediamo in quello che dice il fior fiore
dei professori, ma non crediamo in quello che dicono gli stregoni;
questi sono stupidi e ignoranti". Ma è tutta una credenza, non è così?
Noi continuiamo lo stesso a non sapere, semplicemente ci suona bene. A
questo proposito Buddha disse che dovremmo cercare di constatare le cose
da noi stessi e che non siamo obbligati a credere alle altre persone."
Chi non si riconosce in queste parole? Il
mal tempo oggi mi rende ferocemente diretta e aggiungerei che ci siamo
spinti anche oltre ... siamo arrivati a credere agli altri più che a noi
stessi e ci siamo abituati a delegar loro il nostro potere decisionale,
rinunciando a operare scelte consapevoli assumendocene la
responsabilità. Abbiamo sopravvalutato l'immagine, il ruolo, i titoli
... credendoli garanzia di affidabilità e abbiamo smesso di osservare,
ascoltare e ascoltarci. L'altro sembra ai nostri occhi sempre più in
gamba, più capace, più studiato ... e noi ci sentiamo sempre più
sminuiti dal confronto. E lo siamo veramente, non perché queste parole
rispecchino la realtà dei fatti, ma in quanto abbiamo scelto di non
credere in noi stessi, di non fidarci di noi stessi e della nostra
stessa esperienza.
Forse è giunto il momento di trovare IL CORAGGIO DI ASCOLTARSI e guardare alle cose cambiando prospettiva ;-) !
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