venerdì 14 aprile 2017

Le regole per essere umani

Le regole per essere umani


Quando nasciamo non veniamo al mondo con un manuale che ci insegni l'arte di vivere. Eppure nel corso dell'esistenza avvertiamo la necessità di avere delle linee guida che ci rendano la vita migliore.
Le religioni e le filosofie hanno tentato di colmare questa lacuna, stilando una serie di comandamenti, regole, consigli e aforismi per far progredire l'umanità. Tra queste serie di norme degne di nota sono le regole riscoperte dalla dottoressa e life coach Chérie Carter-Scott.

Queste dieci "norme" trasmettono una saggezza universale che, una volta compresa e abbracciata, può contribuire a migliorare la propria vita e le relazioni interpersonali. Così autentiche e chiare, le "regole per essere umani" sono delle lezioni che tutti hanno bisogno di imparare. Scritte originariamente in sanscrito antico, queste regole sono state enunciate molte migliaia di anni fa, ma sono ancora altrettanto valide oggi.

Regola 1: Riceverai un corpo
Sia che lo si ama o lo si odia, il tuo corpo è tuo per tutta la vita. Fai in modo da accettarlo. Quello che conta è quello che c'è dentro.

Regola 2: Riceverai lezioni
La vita è un'esperienza di apprendimento costante, ogni giorno fornisce nuove opportunità per imparare qualcosa in più. Queste lezioni una volta apprese "sono la chiave per scoprire e comprendere il significato e l'importanza della tua vita".

Regola 3: Non ci sono errori, solo lezioni
Il tuo sviluppo verso la saggezza è un processo di sperimentazione, prove ed errori, quindi è inevitabile che le cose non sempre vadano come si vorrebbe. La compassione è il rimedio per il severo giudizio su noi stessi e gli altri. Il perdono è anche "l'atto di cancellare un debito emozionale". Comportarsi eticamente, con integrità e con umorismo, in particolare la capacità di ridere di sé stessi e delle proprie disavventure, sono peculiarità fondamentali per entrare nella prospettiva che gli "errori" sono semplicemente lezioni che dobbiamo imparare.

Regola 4: La lezione viene ripetuta fino a quando la impari
Le lezioni si ripetono fino a quando non le avrai imparate. Quelle che si manifestano come problemi e sfide, irritazioni e frustrazioni sono lezioni, che si ripeteranno fino a quando non le vedrai come tali e impari qualcosa da esse. La consapevolezza e la capacità di cambiare sono requisiti per l'esecuzione di questa regola. Inoltre fondamentale è l'accettazione del fatto che non siamo una vittima del destino o delle circostanze, la "causalità" deve essere riconosciuta come generante di un effetto. Vale a dire: le cose accadono a causa di come siete e quello che fate. Non bisogna incolpare nessuno o qualsiasi altra cosa per  le avversità. Non bisogna fuggire e negare le proprie responsabilità; noi stessi siamo responsabili per noi, e per quello che ci accade. La pazienza è una virtù richiesta per questa regola, il cambiamento non avviene durante una notte, ma ha bisogno di tempo manifestarsi.

Regola 5: L'apprendimento non finisce
Mentre si è in vita ci sono sempre lezioni da imparare. Abbandonati al "ritmo della vita", senza lottare contro di esso. Bisogna impegnarsi per un processo di apprendimento continuo e di cambiamento, è necessario perciò essere abbastanza umili da riconoscere sempre i propri punti deboli e limiti, ed essere sufficientemente flessibili, perché la rigidità mentale non permette la libertà di sperimentare nuove possibilità.

Regola 6: “Là” non è migliore di “qui”
L'altro lato della collina può essere più verde del proprio, ma non esiste una chiave per una felicità senza limiti. Siate grati per ciò che avete, e per dove siete arrivati nel vostro cammino. Apprezzate l'abbondanza di quel che di buono è presente nella vostra vita, piuttosto che lamentarvi di ciò che non avete, ed accumulare cose che in realtà non portano alla felicità. Vivere nel presente aiuta a raggiungere la pace interiore.

Regola 7: Gli altri sono solo specchi di te
Si ama o si odia qualcosa di un'altra persona in base a come ci si sente dentro di sé. Sii tollerante, accetta gli altri come sono, e sforzati di raggiungere chiarezza e consapevolezza dentro di te; sforzati di capire veramente e percepire oggettivamente i tuoi pensieri e sentimenti. Le esperienze negative sono opportunità per migliorarsi. Supporta gli altri, e così facendo sostieni te stesso.

Regola 8: Cosa fai della tua vita dipende da te
Hai tutti gli strumenti e le risorse necessarie. Come le usi dipende solo da te. E' necessario assumersi la propria responsabilità. Impara a lasciar correre quando non è possibile cambiare le cose, senza arrabbiarti e rimuginare, i ricordi amari ingombrano la mente. Il coraggio risiede in ognuno di noi, usalo quando hai bisogno di fare ciò che è giusto per te. Tutti noi possediamo un forte potere naturale e uno spirito coraggioso. A queste energie si dovrebbe attingere per andare incontro a quello che ci aspetta.

Regola 9: Le risposte si trovano dentro di te
Fidati del tuo istinto e dei tuoi sentimenti più intimi, sia che li si senti come una "voce interiore" che come ispirazione. Ascolta i sentimenti così come si ascoltano i suoni. Guarda, ascolta, e abbi fiducia in te.

Regola 10: Si dimentica tutto questo al momento della nascita
Queste regole sono scritte dentro di noi, nella nostra anima, ma al momento della nascita le dimentichiamo. E' possibile riscoprirle scrutando dentro la propria coscienza.






mercoledì 12 aprile 2017

Autentici o stereotipi?


"L'uomo si identifica con il ruolo che è costretto a vivere: padre, figlio, padrone, operaio, impiegato, dirigente, professionista, intellettuale, guru, furbo, tonto, forte, debole, manager, ministro, disoccupato, ecc... per ognuno di questi ruoli esistono comportamenti sociali, abbigliamenti, modi di pensare e di esprimersi cui ciascuno si adegua inconsapevolmente.

E quindi non siamo mai individui autentici, ma veri e propri imitatori: imitiamo modelli e stereotipi prodotti dalla società in cui viviamo.

Persino nei comportamenti più intimi recitiamo in realtà dei ruoli precostituiti, che non si limitano soltanto a comportamenti e ad atteggiamenti convenzionali, ma che penetrano anche all'interno delle nostre convinzioni, dei nostri giudizi, della nostra coscienza. Insomma continuiamo a recitare.

L'inquinamento della nostra mente è troppo esteso.
Bisogna imparare a dire la verità, ma per dire la verità, bisogna essere diventati capaci di conoscere che cos'è la verità e che cos'è la menzogna... soprattutto in se stessi."
(G.I. Gurdjieff)