giovedì 31 dicembre 2015

I muri della gentilezza per chi è in difficoltà

I muri della gentilezza per chi è in difficoltà, 'se ti serve prendilo' (#WallOfKindness)


E’ nata in Iran una bellissima iniziativa per aiutare le persone che hanno più bisogno a vestirsi dignitosamente per affrontare meglio il freddo e le difficoltà di una vita di strada. Si tratta dei muri della gentilezza dove chiunque abbia indumenti, scarpe o accessori inutilizzati può appenderli e chi ne ha invece necessità può attingervi.

I muri si sono diffusi prima di Natale soprattutto a Teheran, dove il numero di senzatetto è in costante aumento, ma visto il successo, il passaparola e le foto pubblicate sui profili Twitter e Instagram con l’hashtag #WallOfKindness, si sono moltiplicati capillarmente anche in altre zone del paese. Sembra però che il primo muro della gentilezza sia stato quello realizzato nella città di Mashad, nel nord dell’Iran ideato da qualcuno che è rimasto volutamente anonimo.

“Se non ne hai bisogno, lascialo. Se ti serve, prendilo” è la scritta che si legge su questi muri colorati dove si possono lasciare e prendere non solo vestiti ma qualsiasi cosa possa essere utile alle persone che vivono in strada, tra cui anche tante donne e bambini. Degli appositi ganci e scarpiere servono a fare in modo che tutto ciò che viene lasciato e che non serve più ad alcuni possa essere trovato in buono stato da chi invece ne ha particolarmente bisogno.

Anche in questo caso il potere della condivisione in rete unito alla creatività e alla voglia di aiutare gli altri ha saputo creare una bellissima iniziativa che ci auguriamo venga replicata un po’ in tutto il mondo dove purtroppo c’è ancora tanta gente che ha il superfluo e altrettanta a cui manca invece persino lo stretto necessario. In questo caso il muro, che è da sempre considerato motivo di divisione e separazione, diventa invece simbolo di solidarietà e reciproco aiuto.

Fortunatamente nel 2015 sono nate diverse iniziative di solidarietà a favore dei senzatetto che ci ridanno un po' di speranza di poter vedere un futuro migliore e più dignitoso per tutti. Scopritele tutte leggendo QUI.

Potremmo iniziare anche in Italia, adesso che è in arrivo la stagione fredda, a proporre nelle nostre città dei muri della gentilezza. Che ne dite?
Francesca Biagioli

giovedì 24 dicembre 2015

La melodia più rilassante mai registrata


Secondo gli scienziati, questa è la melodia più rilassante mai registrata

Traduzione e elaborazione Tanja per il Risveglio di una Dea

Questi otto minuti di melodia sono una bella combinazione di armonie, ritmi e linee di basso e quindi aiutano a rallentare la frequenza cardiaca, ridurre la pressione sanguigna e stano abbassando i livelli  di stress. La canzone è prodotta con la chitarra, il pianoforte e campioni elettronici di paesaggi sonori naturali.
 

Uno studio è stato condotto su 40 donne, che sono state collegate ai sensori ed era stato dato puzzle per completare contro il tempo al fine di indurre un livello di stress. Diversi brani sono stati poi riprodotti, per testare la loro frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la respirazione e l’attività cerebrale. I risultati hanno mostrato che la canzone Weightless era l’11 % di più rilassante di qualsiasi altra canzone e sonnolenza causata anche tra le donne in laboratorio.  Si ha indotto un 65 % di riduzione in ansia generale e li ha portati ad un livello di 35 per cento inferiore rispetto al solito livello di riposo. 
Secondo Lyz Cooper, fondatore della British Academy of Sound Therapy, la canzone è stata creata utilizzando varie teorie scientifiche e ha fatto l’uso di principi musicali, che sono noti per avere effetti calmanti individualmente. Quindi questi elementi sono stati combinati insieme da Union Marconi per rendere la canzone perfettamente rilassante . Il brano è composto di un ritmo che al inizio sostiene 60 battiti al minuto e rallenta gradualmente a circa 50. Così, mentre si ascolta la canzone, il battito cardiaco viene automaticamente in base a quella battuta. Ha aggiunto anche che è necessario per la canzone di durare otto minuti perché ci vogliono circa cinque minuti per l’intrattenimento a verificarsi. Gli spazi tra le note sono state scelte per creare una sensazione di euforia e di comfort. In aggiunta, ci sono melodie ripetitive nella canzone che consentono al cervello di spegnersi completamente dal momento che non c’è bisogno più di cercare a prevedere ciò che è prossimo. Il casuali rintocchi nella canzone contribuiscono ad indurre un più profondo senso di rilassamento e l’elemento finale nella canzone è la bassa, sibilanti suoni e ronzii, quelli come nei canti buddisti.
Inoltre, le terapie del suono sono state utilizzate per migliaia di anni per aiutare le persone a rilassarsi e migliorare la salute e il benessere. Tra le culture indigene, la musica è stata il cuore di guarigione e di culto. La canzone, senza peso è l’ideale per riposarsi e per porre fine a una giornata stressante.
Secondo il dottor David Lewis-Hodgson, da Mindlab International, che ha condotto la ricerca, questa canzone ha indotto la maggior rilassamento, superiore a qualsiasi altra musica testata fino ad oggi. In base agli studi di brain imaging, la musica funziona a un livello molto profondo all’interno del cervello, stimolando non solo le regioni competenti per l’elaborazione del suono, ma anche quelli connessi con le emozioni. La canzone Weightless può provocare la sonnolenza e, quindi, non dovrebbe essere sentita durante la guida.
Richard Talbot, da Union Marconi, era affascinato di lavorare con un terapista per imparare come e perché certi suoni influenzano l’umore delle persone. Anche se sapeva sempre il potere della musica, ma in precedenza usava solo il suo istinto per comporre le canzoni.
Lo studio condotto da ditta, Radox (bagno schiuma e doccia schiuma) ditta, ha trovato che la canzone era ancora più rilassante di un massaggio a piedi, o una tazza di tè.  Secondo Cassie Shuttlewood, da Radox Spa, è comprensibile non spendere centinaia di sterline sui massaggi , per i week-end di benessere e ritiri yoga per ridurre i livelli di stress.

Le prime dieci canzoni note per essere più rilassanti 

Se desiderate sentire tutti i 10 senza interruzione
visto su http://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/secondo-gli-scienziati-questa-e

domenica 29 novembre 2015

Essere solo è la tua natura


Essere solo è la tua natura

Essere solo è la tua natura. Sei nato solo, solo morirai. E stai vivendo da solo senza capirlo, senza esserne pienamente consapevole.

Tu fraintendi l'essere solo con la solitudine; è semplicemente un fraintendimento.

Tu basti a te stesso: il periodo di transizione è un po' doloroso e difficile a causa delle vecchie abitudini, ma non durerà a lungo. E il modo per renderlo corto, sopportabile, è goderti il tuo essere da solo, sempre di più. Puoi rendere il tuo essere solo sempre più forte. Così tutto il tuo sforzo deve essere molto positivo.

Nutri e alimenta il tuo essere solo con tutto ciò che hai, riversaci il tuo amore, e sarai sorpreso di scoprire che tutti quei vuoti di tristezza e di irritabilità non verranno più, perché non avrai più energia per loro e non sarai più disposto a dare loro il benvenuto.
Infatti, solo una persona che vive benissimo il suo essere solo è in grado di entrare in relazione, perché il suo non è un bisogno. Quella persona non è un mendicante, non ti chiede nulla, nemmeno la tua compagnia. È una persona che dona. Condivide semplicemente, forte della sua abbondanza di gioia, di pace, di silenzio, di beatitudine.
È allora che l'amore ha tutto un altro aroma, allora è una condivisione.
E se entrambe le persone conoscono la bellezza dell'essere soli, allora l'amore raggiunge il suo punto più alto, cosa che molto raramente è stata possibile. È allora che l'amore giunge fino alle stelle.

Essere soli non significa che non puoi avere relazioni. Significa semplicemente che dovrai entrare in relazione in una maniera completamente differente, che non crea sofferenza e tristezza, che non crea conflitti, che non è uno sforzo -- diretto o indiretto -- di dominare l'altro, di renderlo schiavo. Perché non deriva dalla paura, è solo vita.

Osho Rajneesh, meglio noto come Osho (Kuchwada, 11 dicembre 1931 – Pune, 19 gennaio 1990), è stato un mistico e maestro spirituale indiano, che acquisì seguito internazionale.

domenica 8 novembre 2015

Il compito di ogni donna: insegnare l’amore

Simona Oberhammer Ogni donna è venuta in questa vita con un grande compito: insegnare l'amore


Ogni donna è venuta in questa vita con un grande compito: insegnare l'amore.
 
E' l'amore la forza del femminile.
E' la sua matrice, il suo simbolo, il suo sussurro lieve e il suo grido forte.
Una donna senza amore muore da viva.
Una donna senza amore si prosciuga e inaridisce.
Una donna senza amore soffoca come se le mancasse l'aria.
Una donna senza amore perde il gusto e il sapore della vita.
Una donna senza amore manca di linfa vitale, come una pianta senza acqua.
 
L’amore è un grande nutrimento del femminile, in ogni sua forma: per il partner, per i bambini, per gli animali, per la natura, per l’universo.
Ravviva l’anima, la risveglia, trasforma la vita in poesia.


venerdì 2 ottobre 2015

Amici virtuali, emozioni reali

Amici virtuali, emozioni reali

Su Google è un po’ come nella vita reale, incontriamo persone e diventiamo amici di pochissimi di loro

Di quei pochi che si dimostrano veri amici riusciamo spesso ad intuire chi c'è dall'altra parte del monitor, pur non avendoli mai visti o sentito la loro voce.
Percepiamo la presenza, nonostante la distanza.

Molte persone fanno su google quello che vorrebbero fare nella vita reale, trovare qualcuno in ascolto di cui fidarsi, per parlare, confidarsi, sfogarsi.
I veri amici di google ci fanno provare emozioni vere, non certo virtuali.
Protetti da un rassicurante monitor ci raccontano cose che non racconterebbero nella vita reale.

Di molti non conosciamo l'età, la professione o le sembianze, ma conosciamo quello che sono dentro perchè c'è lo mostrano.

E talvolta succede che il virtuale diventa reale.
(A.Degas)

giovedì 17 settembre 2015

Scopo della vita

Scopo della vita

Lo scopo primario della vita è semplicemente di sperimentare l'amore in tutte le sue molteplici modalità di manifestazione e di evolverci spiritualmente come individui e collettivamente

(È “l'Amor che move il sole e le altre stelle”, scriveva Dante Alighieri, 
"un'unica Forza unisce infiniti mondi e li rende vivi", scriveva Giordano Bruno.)

giovedì 3 settembre 2015

Fa’ pulizia, se è necessario…

Donne…
Ricordatevi che uno strato di polvere protegge i mobili…
Una casa è più bella se si può scrivere “ti amo” sulla polvere sul mobilio.

Io lavoravo 8 ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, “nel caso venisse qualcuno”. Alla fine ho capito che “non veniva nessuno”,
perché tutti vivevano la loro vita passandosela bene !!!
Ora, se viene qualcuno, non ho bisogno di spiegare in che condizione è la casa: sono più interessati ad ascoltare le cose interessanti che ho fatto per
vivere la mia vita.
Caso mai non te ne fossi accorta… la vita è breve, goditela!

Fa’ pulizia, se è necessario…
Ma sarebbe meglio dipingere un quadro, scrivere una lettera, preparare un dolce, seminare una pianta, oppure pensare alla differenza tra
i verbi “volere” e “dovere”.

Fa’ pulizia, se è necessario, ma il tempo è poco…
Ci sono tante spiagge e mari per nuotare, monti da scalare, fiumi da navigare, una birretta da bere, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da
amare e la vita da vivere.

Fa’ pulizia, se è necessario, ma…
C’è il mondo là fuori: il sole sulla faccia, il vento nei capelli, la neve che cade, uno scroscio di pioggia… Questo giorno non torna indietro…

Fa’ pulizia, se è necessario, ma…
Ricorda che la vecchiaia arriverà e non sarà più come adesso… E quando sarà il tuo turno, ti trasformerai in polvere.
Trasmettilo a tutte le donne meravigliose della tua vita..
di Maria Grazia Turzo

martedì 11 agosto 2015

Il potere è dentro di te

Ho scritto questi post perché voglio che tu sappia che qualcuno si preoccupa per te, che non importa quanto scoraggianti ed opprimenti possano sembrarti le circostanze, tu adesso puoi cambiarle. Puoi realizzare i tuoi sogni, puoi essere te stesso.
Come?

Facendo leva su un potere che è dentro di te proprio ora, mentre stai leggendo queste parole. Questo potere può letteralmente cambiare qualsiasi cosa nella tua vita da un momento all’altro. Tutto ciò che devi fare è sprigionarlo.

Come posso dire questo con tale convinzione?
Semplicemente perché ho usato lo stesso potere per cambiare la mia stessa vita ad ogni livello. Poco più di due anni fa, lottavo ed ero frustato, con pochissime speranze o addirittura nulle. Non avevo progetti per il mio futuro. Sentivo che la vita non mi aveva aiutato e non c’era niente che io potessi fare per cambiarla. Economicamente in subbuglio ed emotivamente distrutto. Alcolizzato di paura, mi sentivo sopraffatto, impotente e sconfitto.

Sono qui per assicurarti che in meno di due mesi ho cambiato tutto questo. E lo sai questo come è successo studiando, lavorando per migliorare prima me stesso, e poi tutto quello che mi circondava. Le prime letture che ho fatto, sono state veramente una delusione, così almeno sembrava, in quel periodo, ma con il passar del tempo, quelle letture ritornavano in mente in un modo così potente, che per la prima volta incominciai seriamente a prendere in considerazione l’eventualità di un repentino cambiamento. E lo sai  da dove proveniva tutto questo ?
Dalla mia volontà. Era il momento giusto per diventare quello che sono sempre stato.

Incominciai con piccole azioni, decise e produttive, studiando con armonica conoscenza l’eventualità di un piccolo insuccesso che poteva intralciare la mia strada.
Ho incominciato a cambiare letteralmente il modo di pensare.
Mi allenai per raggiungere una perfetta condizione fisica.
Ho sviluppato la fiducia necessaria per affrontare i momenti difficili. Il mio segreto era concentrarmi sulle esigenze di altre persone.
Continuamente mi chiedevo ”come posso aiutare e aggiungere qualcosa di valore alla vita delle persone?”

Il segreto non stava solo nel vivere donando, ma per dare dovevo diventare una persona migliore.

Appena ho provato che potevo aiutare me stesso, ho immediatamente cercato le vie più profonde per aiutare voi.

Come una spugna, assorbivo imparavo più che potevo, mettendo subito in pratica quello che mi veniva insegnato. E da lì  ho iniziato a sviluppare una serie di strategie ed a conoscermi a fondo. Ma in ogni caso il mio obiettivo è stato, ed è quello di aiutare le persone a prendere il controllo della propria vita e a migliorarne  subito la qualità.
Non ti dico questo per impressionarti, ma per convincerti di come velocemente le cose possano cambiare. Quando capiamo che cosa dà forma ai nostri pensieri, sentimenti e comportamenti, tutto ciò che occorre è un’azione, persistente, intelligente e massiccia.

Il percorso per essere pienamente e completamente felici, è quella di prendere una decisione, e da quella decisione va avanti finché il tuo obiettivo non è raggiunto.
Io lo so, poiché il mio percorso è stato esattamente questo.
Vi amo e vi amerò per sempre.

sabato 1 agosto 2015

La giusta direzione

APPUNTI DI VIAGGIO 8

Rimandare è un peccato !

Quando le cose vanno bene, sono bravi tutti ad essere contenti.

La direzione da percorrere per ritornare a casa è verso l'interno.

Se ti sei perso nel sogno... apri gli occhi e svegliati!
Se ti sei perso nella vita…. Chiudi gli occhi e guarda dentro...

la medicina di tutte le malattie?  la consapevolezza!

Mi piace guardare il cielo, fondermi con esso, sentirmi come puro spazio...

L'aria è fresca e profuma d'erba, la dolcezza è nel cuore e leggera la malinconia
potrei piangere senza motivo, cosi' mi sento oggi.

Se mi odi, peggio per te...

La vita è cosi' breve per passarla ad odiare e invidiare, ti auguro il meglio
anche a te , a cui non sono mai piaciuto

Siamo uniti, non nei corpi , ma nell'essenza.

Non puoi rimuovere la tua negativita', se non portandola alla luce della consapevolezza.

Non diventare vittima delle tue paure.

Antar Raja
http://divinetools-raja.blogspot.it/
AUM

sabato 18 luglio 2015

La vita che ci aspetta...

Vedremo la mamma, e lei si prenderà cura di noi.

 ''Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all’altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto?

- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi.

- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita? >

- Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.

-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto. >

- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.>

- Però nessuno è tornato dall’aldilà dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla. >

- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremo la mamma e lei si prenderà cura di noi.

- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora? >

- Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe. >

- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.

- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa ...> “

venerdì 10 luglio 2015

VADEMECUM DELL’ESPLORATORE INTERIORE

VADEMECUM DELL’ESPLORATORE INTERIORE

1) La regola “aurea”: non accettare nulla per sentito dire, coltiva il dubbio, fondati solo su ciò che puoi sperimentare e realizzare direttamente.

2) Diffida dei profeti e dei messia, di chi si pone come “illuminato per rivelazione” e ti chiede di credere a ciò che dice millantando presunte ispirazioni mistiche, incontri alieni, canalizzazioni angeliche, ecc. Ciò che non può essere comprovato direttamente non ha alcun valore.

3) Ovunque un essere umano rivendichi una presunta superiorità rispetto a un proprio simile non possono che esserci violenza e corruzione.
Diffida dunque di ogni gerarchia, di quei rapporti e sistemi politico-religiosi che richiedono obbedienza e dipendenza economica (povertà) ai propri seguaci: settarismo e abusi sono garantiti.

4) Leggi molto, confronta, viaggia, sperimenta. Non aver paura di aderire a scuole e tradizioni. Tuttavia abbi anche il coraggio di abbandonarle quando lo ritieni opportuno. Non è vero che tutte le pratiche e le vie, se seguite sino in fondo, portano agli stessi risultati. Alcune favoriscono la chiarezza, altre invece incrementano l’illusione.
Sperimenta quindi tutte le pratiche e le vie che ti ispirano ma non ti attaccare a nessuna, mantieni un atteggiamento critico. Ricordati che qualsiasi pratica, anche la più sofisticata, è solo come una spina che ti aiuta ad estrarre una scheggia dal dito. Una volta estratta la scheggia è naturale liberarsi di entrambe. Sappi dunque abbandonarle, sempre e comunque con gratitudine perchè non esistono sbagli, solo esperienze che hanno qualcosa da insegnarci.

5) Diffida di chi ha bisogno di mostrare “prodigi” e di utilizzare espedienti emotivi per farsi ascoltare e attirare seguaci. I saggi non esibiscono i poteri psichici, anche se spesso potrebbero, perchè sanno bene che sono solo manifestazioni apparenti e relative che spesso finiscono per incrementare le illusioni sia in chi li pratica, sia in chi ne è suggestionato.

6) Diffida di chi richiede la castità come prerequisito per una ricerca spirituale profonda millantando che l’astinenza sessuale sia un segno di purezza o un “accumulo di energia”. L’enorme energia che si spende per resistere ai desideri è di gran lunga maggiore rispetto a quella che si dissipa nell’assecondarli in modo equilibrato. L’unica castità accettabile è di tipo interiore, una castità che accade spontaneamente, senza sforzo, spesso dopo molti anni di sesso attivo. La castità che ha bisogno di voti, di riti e impegni pubblici, di sforzi per essere mantenuta ha come unici “benefici” l’aridità o la follia.
Quando vita spirituale e castità vengono coniugate, ciò avviene esclusivamente per questioni di potere o di presunta convenienza pratica.

7) Comprendi la natura confusa ed effimera delle emozioni. Vivile appieno ma non fare affidamento su di esse.
Comprendi chiaramente anche la natura dualistica del pensiero, della mente concettuale, che non può concepire nulla senza immediatamente produrre il suo opposto. Lascia spazio invece al fiorire in te dell’Intelligenza, dell’Intuizione “sovramentale”, della Buddhi, della “Conoscenza del Cuore”: essa è il vero strumento del Risveglio, di una vita autenticamente spirituale, la facoltà sopita grazie alla quale l’uomo può trasformare la sua vita da un piccolo gretto affare a una celebrazione impersonale dell’Uno.

8) Diffida di chi si pone come l’unico vero maestro, vuol dire che pretende di insegnare senza sapere alcunchè.
Impara invece da tutti, apriti alla Vita che è infinita possibilità di apprendimento. L’unico vero maestro è infatti la tua Vera Natura che produce un’infinità di occasioni per perdersi e risvegliarsi a Se Stessa in questo grande kolossal che è l’esistenza. Riconosci dunque tutte le manifestazioni esteriori come semplici apparenze che hanno come unico ruolo il rimandarti a quella Sostanza Incondizionata che sei sempre stato e sempre sarai.

9) E’ relativamente facile mettere in discussione il mondo. Più difficile è sapere mettere in discussione se stessi.
Sappi dunque mettere in dubbio ogni tua credenza, ogni immagine di te stesso, ogni ruolo e identificazione interiore o esteriore che hai interpretato sino ad ora. Solo chi smaschera senza indugi ogni identificazione può realizzare la propria Vera Natura.

10) Applica ciò che è stato detto anche a questo vademecum. Dubita di ogni punto e indagane la veridicità nel tuo vissuto.

venerdì 26 giugno 2015

La Vita è un Grande Viaggio

La Vita è un Grande Viaggio. È il coraggio di osare e di fare scelte che le dà forma.

 

La vita di ognuno di noi è un grande viaggio. Ognuno lo compie secondo l’impulso innato del proprio cuore: sarà la fede… Sarà un ideale… Sarà la ricerca di risposte o il bisogno di lasciare un impronta del proprio passaggio prima di consegnare la propria vita all’oblio della morte. Durante questo viaggio ci saranno molti che si lasceranno trascinare dall’onda, ma non sperimenteranno mai la forza della vita in tutto ciò che essa ha da offrire a chi osa aprirsi ad essa.

 

Ci saranno anche coloro che compiranno questo grande viaggio determinati di trovare la direzione… per trovare il traguardo. E per ognuno vi è un traguardo speciale. Chi avrà il coraggio di mettersi in cammino, di uscire dalla propria zona di conforto, farà delle scelte, correrà dei rischi. A volte sbaglierà strada, cadrà e avrà la sensazione di essersi perso. Arriveranno i momenti temuti di notte oscura in cui tutto sembra essere stato compiuto invano, dove nulla ha avuto senso.

 

E’ il coraggio di questi momenti, nel fare delle scelte, nell’osare il rischio, che la vita prende forma. Chi possiede questo coraggio non è più forte né meglio degli altri, ma diventa più consapevole e umile, perché ha conosciuto il prezzo della vita.

E saranno queste scelte a dare forma alla sua vita, a creare e irrobustire la sua umanità e lo spazio DELL’INTERIORITÀ dove si diventa umani, insieme agli altri e mai come dei solitari. Sarà la capacità di fare scelte, di assumersene la responsabilità e di rialzarsi dopo ogni caduta, riconoscendo con umiltà e onestà anche gli errori, ciò che farà della vita veramente IL Grande Viaggio verso la Meta e che farà di chi lo compie un vero Uomo o Donna.

 

Per un cristiano questo Grande Viaggio è l’avventura più affascinante, perchè coincide con la ricerca del Padre, e la sua scoperta nell’esperienza dell’incontro con il Risorto, e della esperienza dello Spirito di Dio nell’intimo della propria vita e della propria storia personale e relazionle.

Per un cristiano, Dio Padre è la nostra Meta, il nostro Traguardo; Cristo la nostra Via, la Luce che illumina il passo, la Verità che svela la nostra verità; lo Spirito il vento di Dio che ci sospinge dal di dentro nel Viaggio come le vele di una nave in navigazione.

Beato chi sentirà nella propria vita il Vento dello Spirito…

 (E.C.)

giovedì 11 giugno 2015

Le leggi dell'Amore


Le Leggi dell'Amore

Questo articolo fa parte del percorso gratuito "Holos", preparato dal Dott. Nicola Saltarelli
per migliorare la propria esistenza ad ogni livello (spirituale, mentale, relazionale, emotivo, fisico, economico)
Una corretta visione dell'amore e la capacità di sviluppare relazioni veramente sane ed appaganti sono presupposti indispensabili per un'esistenza realizzata. Purtroppo esiste un grande fraintendimento sul significato dell'Amore e su ciò che è legittimo o meno chiedere al nostro partner. Spesso si ritiene che il rapporto affettivo vada vissuto in maniera del tutto spontanea, ma questo è vero solo quando ciascun partner ha fatto un ottimo lavoro di pulizia emozionale e di crescita personale.
Se, invece, le tue storie affettive sono costellate di insuccessi e dolore, allora significa che devi studiare ed applicare i principi su cui si basa un "Amore Sano". Hai bisogno, cioè, di conoscere la vera natura dell'affettività, le differenze nella comunicazione tra uomini e donne e devi imparare a rapportarti al meglio con te stessa/o e la polarità opposta (questo è vero sia nelle relazioni eterosessuali che in quelle omosessuali, dove comunque esiste una polarità più femminile o più maschile nei due partner).
Il problema più grande dei rapporti di coppia è che ci si cala in una relazione avendo fatto uno scarso o nullo lavoro su sé stessi, il che complica moltissimo le dinamiche che necessariamente si verificheranno (anche in una relazione sana). Andremo adesso a vedere come superare gli errori fondamentali che vengono fatti in ambito affettivo e come, finalmente, poter realizzare una relazione veramente felice.
La cosa da tenere sempre a mente è che le relazioni richiedono impegno! Se non sei disposta/o ad impegnarti, a sbagliare, a metterti in discussione, a crescere insieme all'altro/a, a tollerare i piccoli difetti, a comunicare e ad imparare ad ascoltare davvero il tuo partner… forse non sei veramente pronta/o per una relazione di coppia. Ma puoi diventarlo. Nel momento stesso in cui avrai voglia di applicarti ed impegnarti a fondo in questo aspetto della Vita. L'Amore è l'unione di due poli che stanno tra loro in una reciproca relazione di complementarietà ed opposizione.
L'intero Universo si basa sul rapporto tra le polarità (luce-ombra, giorno-notte, spirito-materia, manifesto-immanifesto, maschile-femminile). Nella filosofia Taoista è proprio l'Eterna Danza dello Yin e dello Yang che genera tutte le cose su cui i nostri sensi si possono poggiare. Essendo queste forze sia opposte che complementari, non è affatto semplice bilanciarle ed armonizzarle tra loro. E' come voler mescolare assieme dell'acqua e dell'olio (che simbolicamente rappresenta l'elemento fuoco). E' possibile ma ci vogliono le adeguate conoscenze e la dovuta maestria. Non è un'abilità che si sviluppa in breve tempo.
L'Amore va considerato più un traguardo che un punto di partenza. Il percorso di Vita può essere interpretato proprio come un Viaggio alla riscoperta del significato più autentico dell'Amore, un viaggio verso un'Unità di livello sempre maggiore (con noi stessi, con gli altri, con la Natura, con Dio). Non è certo un caso che in Occidente Gesù abbia fatto dell'Amore l'emblema della sua vita e predicazione ed in Oriente il Buddha abbia identificato nella Compassione (Karuna) una chiave per la Liberazione.
La spiritualità (da non confondere con la religiosità) può essere concepita come la ricerca dell'essenza più autentica di noi stessi e della Vita: un viaggio alla scoperta dei principi di Bellezza, Bontà e Verità. Il significato dell'Amore è di natura spirituale. Questo va compreso, se vogliamo davvero realizzarci in una relazione. Il rapporto di coppia è solo un riflesso di un percorso che conduce alla scoperta di uno stato di Unità più elevato.
Quando l'amore umano viene vissuto solo in modo materiale e grossolano, più che elevare trascina verso il basso, più che unire divide. Infatti quando ci proiettiamo su di un'altra persona e ne diventiamo dipendenti, siamo solo una metà di noi stessi e non più un intero (ecco la famosa "mezza mela"). Questo non significa che è indispensabile avere una costante attenzione verso la dimensione spirituale (a qualcuno potrebbe non interessare affatto), ciò che è importante, però, è essere consapevoli che dietro alle dinamiche biologiche, psicologiche e sociali esistono delle leggi spirituali precise e che dobbiamo porci in armonia con tali leggi, tutto qua!
"Nessuno può completarci. Dobbiamo essere noi a completare noi stessi.
Se non ci riusciamo la ricerca dell'amore diventa autodistruzione. E noi ci illudiamo che questa autodistruzione sia amore..." Erica Jong ("Paura di volare")
Per prima cosa, nel rapporto con l'altra polarità sessuale, dovremmo sapere che quello che stiamo cercando è un senso di completezza. Ciò che vediamo al di fuori è solo uno specchio di aspetti di noi non completamente manifesti (in estrema semplificazione: la dimensione femminile nell'uomo e quella maschile nella donna) e l'esterno ci è di aiuto per indirizzarci verso il contatto con tali aspetti.
Dobbiamo amare, onorare ed essere grati a chi ci offre lo specchio di cui abbiamo bisogno, ma non dobbiamo cadere nella trappola di rimanerne fascinati e "adorare lo specchio", dimenticandoci della nostra integrità interiore. Dice un proverbio Zen: "Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito!". E tu, in amore, preferisci essere saggio o stolto?
Chi non tiene presente questo presupposto potrà solo riconoscere all'esterno di sé qualcosa che lo rende completo e l'unico modo possibile per fissare tale percezione di completezza sarà quello di tenere stretta a sé la persona che la rimanda. Ma così si alimentano la proiezione, l'attaccamento e la gelosia e l'altra metà diventa indispensabile alla propria sopravvivenza. Un'eventuale separazione potrà solo essere fonte di grande dolore e venire vissuta come inaccettabile. Come si può, infatti, vivere lacerati a metà, incompleti e divisi da se stessi?
Riassumendo: da un punto di vista sia psicologico che spirituale l'unione tra donna e uomo rappresenta il ricongiungimento tra l'aspetto femminile dell'essere (Anima) ed il suo aspetto maschile (Animus). Poiché non siamo in grado di riconoscere la nostra completezza interiore, cerchiamo nell'altro ciò che percepiamo inconsciamente mancante in noi stessi (che in realtà va solo ricontattato ed espresso).
In amore ci facciamo reciprocamente da specchio di parti inespresse
e questo dona la sensazione di trovare la completezza nel contatto con l'altro/a
Purtroppo, cercare la soluzione all'esterno del nostro sentirci incompleti, non è affatto una soluzione. Non bisogna essere una mezza mela, ma una mela intera e questo si realizza innanzitutto imparando ad amare se stessi!
Solo allora potremo trovare una persona altrettanto matura con cui fare il miglior cammino assieme. Questo cammino potrà durare tutta la vita oppure un periodo di tempo più limitato, ma l'eventuale separazione non ci lascerebbe zoppi o divisi, poiché se mai dovesse avvenire accadrebbe con autoresponsabilità e con la consapevolezza che l'Amore provato resterebbe sempre con noi. Sentiremmo certamente del dolore, ma saremmo consapevoli che il tempo naturale per camminare assieme era finito e non sentiremmo la necessità di farne un tragedia, piuttosto ci orienteremo sugli elementi positivi che l'esperienza ci ha donato.
«Se ami saprai che tutto inizia e tutto finisce e che c'è un momento per l'inizio
e un momento per la fine e questo non crea una ferita.
Non rimani ferito, sai che quella stagione è finita. Non ti disperi, riesci a comprendere
e ringrazi l'altro: "Mi hai dato tanti bei doni, mi hai donato nuove visioni della vita,
hai aperto finestre nuove che non avrei mai scoperto da solo.
Adesso è arrivato il momento di separarci, le nostre strade si dividono".
Non con rabbia, non con risentimento, senza lamentele e con infinita gratitudine,
con grande amore, con il cuore colmo di riconoscenza.
Se sai come amare, saprai come separarti.»
Osho
Esistono, quindi, due tipi di amore: uno che fa cadere verso il piano egoico della dualità e del conflitto (non a caso in inglese si dice "to fall in love", cioè "cadere in amore") ed uno che eleva verso le dimensioni dell'Anima (potremmo coniare il termine "to elevate in Love" cioè "elevarsi in Amore").
Nelle definizioni date dallo psicologo Abraham Maslow si parla di:
D-Love - Deficiency Love (amore da deficienza)
B-Love - Being Love (amore per l'essenza dell'altro).
Il primo tipo di amore [D-Love] è appunto l'amore "insano", ma che soprattutto potremmo definire immaturo. E' uno stadio dell'affettività che va superato. E' un amore tipico della mentalità adolescenziale e più romanticheggiante, ad esempio l'amore delle telenovela, delle soap opera, della collana "Harmony" (per intenderci). Si basa sull'incompletezza e sull'appoggio sull'altro/a per colmare i propri deficit. E' caratterizzato da dipendenza e possessività.
Il secondo tipo di amore [B-Love] si basa sulla maturità, sull'aver trovato un proprio centro ed un proprio equilibrio (dinamico). E' un amore capace di donare con gioia e libertà, più che di prendere o di aggrapparsi disperatamente a qualcuno. Origina dal sapere amare se stessi e automaticamente diventa la capacità di amare l'altro nella sua interezza. Il B-Love ci mette sulla strada per arrivare a provare compassione per ogni essere vivente (Amore Incondizionato). In questa accezione dell'amore non ci si considera incompleti ed in cerca della propria "metà", bensì ci si sente completi e in questa completezza siamo disponibili a cogliere la meravigliosa opportunità di vivere assieme ad un altro essere, possibilmente che conosca ed incarni gli stessi principi.
Nel quotidiano noi ci innamoriamo delle persone che riteniamo idonee alla nostra proiezione affettiva, il vero modello è dentro di noi e la persona esterna è solo un supporto! Se noi togliamo la proiezione a quella stessa persona di cui, magari, anni prima eravamo follemente innamorati… ecco che non ci dirà più nulla. E' un'esperienza molto comune e la dice lunga di come l'esteriorità faccia solo da specchio all'interiorità. Ecco cosa afferma al proposito Osho nel libro "Cogli l'attimo" (Ed. Feltrinelli):
"Se dico ‘Io ti amo'. La sensazione ordinaria è che tu sia la fonte del mio amore. In realtà le cose non stanno così: io ne sono la fonte tu sei solo uno schermo sul quale io proietto il mio amore. Tu sei un semplice schermo, io proietto il mio amore su di te e dico che sei tu la fonte del mio amore ma questa è una finzione; sono io che raccolgo la mia energia d'amore e la proietto su di te. In quell'energia d'amore proiettata tu diventi degno d'amore, per qualcun altro potresti non esserlo, per qualcun altro potresti addirittura essere odioso."
Ogni uomo possiede già un'immagine interiore del femminile ideale e quando trova
una donna idonea alla proiezione della sua immagine interna si innamora di lei
Ogni donna possiede già un'immagine interiore del maschile ideale e quando trova
un uomo doneo alla proiezione della sua immagine interna si innamora di lui
Quando poi un partner infrange le aspettative - oltre una certa misura - ecco che viene ritirata la proiezione, si stacca il "post-it" ed è in quel momento si dice che non si è più innamorati.
La maggior parte delle persone fa dell'amore una sorta di disperata ricerca dell'uomo o della donna giusti per sé. Chi conosce i principi che stiamo trattando capisce, invece, che il successo in amore dipende sostanzialmente dal rapporto che si ha con se stessi!
Se il mondo esteriore riflette il mondo interiore, di fatto non otterremo all'esterno ciò che prima non abbiamo conquistato all'interiore di noi stessi. Per trovare una persona che ci voglia bene sinceramente dobbiamo prima volercene noi, per ricevere rispetto dall'esterno dobbiamo prima imparare noi a rispettarci (e rispettare noi per primi gli altri). D'altronde, perché mai una persona dovrebbe amarci se noi stessi non ci riteniamo degni di essere amati? Questo tema è particolarmente sentito dalle donne, dove spesso la scarsa autostima e il disamore verso se stesse generano delle relazioni completamente insane. Il bestseller "Donne che amano troppo" approfondisce proprio questa tematica, che vediamo subito in sintesi qua di seguito.

DONNE CHE AMANO TROPPO