Le Leggi dell'Amore
Questo articolo fa parte del percorso gratuito
"Holos", preparato dal Dott. Nicola Saltarelli
per migliorare la propria esistenza ad ogni livello
(spirituale, mentale, relazionale, emotivo, fisico, economico)
Una corretta visione dell'amore e la capacità di
sviluppare relazioni veramente sane ed appaganti sono presupposti
indispensabili per un'esistenza realizzata. Purtroppo esiste un grande
fraintendimento sul significato dell'Amore e su ciò che è legittimo o
meno chiedere al nostro partner. Spesso si ritiene che il rapporto affettivo
vada vissuto in maniera del tutto spontanea, ma questo è vero solo quando
ciascun partner ha fatto un ottimo lavoro di pulizia emozionale e di crescita personale.
Se, invece, le tue storie affettive sono costellate di insuccessi e dolore,
allora significa che devi studiare ed applicare i principi su
cui si basa un "Amore Sano". Hai bisogno, cioè, di
conoscere la vera natura dell'affettività, le differenze nella comunicazione
tra uomini e donne e devi imparare a rapportarti al meglio con te stessa/o e la
polarità opposta (questo è vero sia nelle relazioni eterosessuali che in
quelle omosessuali, dove comunque esiste una polarità più femminile o più
maschile nei due partner).
Il problema più grande dei rapporti di coppia è che ci si
cala in una relazione avendo fatto uno scarso o nullo lavoro su sé
stessi, il che
complica moltissimo le dinamiche che necessariamente si verificheranno (anche
in una relazione sana). Andremo adesso a vedere come superare gli errori
fondamentali che vengono fatti in ambito affettivo e come, finalmente, poter
realizzare una relazione veramente felice.
La
cosa da tenere sempre a mente è che le relazioni richiedono impegno! Se non sei disposta/o ad impegnarti, a sbagliare, a metterti in
discussione, a crescere insieme all'altro/a, a tollerare i piccoli difetti, a
comunicare e ad imparare ad ascoltare davvero il tuo partner… forse non sei
veramente pronta/o per una relazione di coppia. Ma puoi diventarlo. Nel
momento stesso in cui avrai voglia di applicarti ed impegnarti a fondo in
questo aspetto della Vita. L'Amore è l'unione di due poli che stanno tra
loro in una reciproca relazione di complementarietà ed opposizione.
L'intero
Universo si basa sul rapporto tra le polarità (luce-ombra, giorno-notte,
spirito-materia, manifesto-immanifesto, maschile-femminile). Nella
filosofia Taoista è proprio l'Eterna Danza dello Yin e dello Yang che
genera tutte le cose su cui i nostri sensi si possono poggiare. Essendo queste
forze sia opposte che complementari, non è affatto semplice bilanciarle ed
armonizzarle tra loro. E' come voler mescolare assieme dell'acqua
e dell'olio (che simbolicamente rappresenta l'elemento fuoco).
E' possibile ma ci vogliono le adeguate conoscenze e la dovuta maestria. Non
è un'abilità che si sviluppa in breve tempo.
L'Amore va considerato più un traguardo che un punto di
partenza. Il
percorso di Vita può essere interpretato proprio come un Viaggio alla
riscoperta del significato più autentico dell'Amore, un
viaggio verso un'Unità di livello sempre maggiore (con noi stessi, con gli
altri, con la Natura, con Dio). Non è certo un caso che in Occidente Gesù
abbia fatto dell'Amore l'emblema della sua vita e predicazione ed in Oriente il
Buddha abbia identificato nella Compassione (Karuna) una chiave per la
Liberazione.
La
spiritualità (da non confondere con la religiosità) può essere concepita
come la ricerca dell'essenza più autentica di noi stessi e
della Vita: un viaggio alla scoperta dei principi di Bellezza, Bontà
e Verità. Il significato dell'Amore è di natura
spirituale. Questo va compreso, se vogliamo davvero realizzarci in una
relazione. Il rapporto di coppia è solo un riflesso di un percorso che conduce
alla scoperta di uno stato di Unità più elevato.
Quando l'amore umano viene vissuto solo in modo materiale
e grossolano, più che elevare trascina verso il basso, più che unire divide. Infatti quando ci proiettiamo su
di un'altra persona e ne diventiamo dipendenti, siamo solo una metà di noi
stessi e non più un intero (ecco la famosa "mezza mela"). Questo
non significa che è indispensabile avere una costante attenzione verso la
dimensione spirituale (a qualcuno potrebbe non interessare affatto), ciò che è
importante, però, è essere consapevoli che dietro alle
dinamiche biologiche, psicologiche e sociali esistono delle leggi spirituali
precise e che dobbiamo porci in armonia con tali leggi, tutto
qua!
"Nessuno può completarci.
Dobbiamo essere noi a completare noi stessi.
Se non ci riusciamo la ricerca dell'amore diventa
autodistruzione. E noi ci illudiamo che questa autodistruzione sia
amore..." Erica Jong ("Paura di
volare")
Per
prima cosa, nel rapporto con l'altra polarità sessuale, dovremmo sapere che
quello che stiamo cercando è un senso di completezza. Ciò
che vediamo al di fuori è solo uno specchio di aspetti di noi non completamente
manifesti (in estrema semplificazione: la dimensione femminile nell'uomo
e quella maschile nella donna) e l'esterno ci è di aiuto per indirizzarci verso
il contatto con tali aspetti.
Dobbiamo amare, onorare ed essere grati a chi ci offre lo
specchio di cui abbiamo bisogno, ma non dobbiamo cadere nella trappola di
rimanerne fascinati e "adorare lo specchio", dimenticandoci
della nostra integrità interiore. Dice un proverbio Zen: "Quando il
saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito!". E tu, in amore,
preferisci essere saggio o stolto?
Chi
non tiene presente questo presupposto potrà solo riconoscere all'esterno di sé
qualcosa che lo rende completo e l'unico modo possibile per
fissare tale percezione di completezza sarà quello di tenere stretta a sé la
persona che la rimanda. Ma così si alimentano la proiezione, l'attaccamento
e la gelosia e l'altra metà diventa indispensabile alla propria
sopravvivenza. Un'eventuale separazione potrà solo essere fonte di grande
dolore e venire vissuta come inaccettabile. Come si può, infatti, vivere
lacerati a metà, incompleti e divisi da se stessi?
In amore ci facciamo
reciprocamente da specchio di parti inespresse
e questo dona la sensazione di trovare la completezza nel contatto con
l'altro/a
Purtroppo,
cercare la soluzione all'esterno del nostro sentirci
incompleti, non è affatto una soluzione. Non bisogna essere una mezza
mela, ma una mela intera e questo si realizza innanzitutto imparando ad amare se stessi!
Solo allora potremo trovare una persona altrettanto matura con cui fare il
miglior cammino assieme. Questo cammino potrà durare tutta la vita oppure un
periodo di tempo più limitato, ma l'eventuale separazione non ci lascerebbe
zoppi o divisi, poiché se mai dovesse avvenire accadrebbe con autoresponsabilità
e con la consapevolezza che l'Amore provato resterebbe sempre
con noi. Sentiremmo certamente del dolore, ma saremmo consapevoli che il
tempo naturale per camminare assieme era finito e non sentiremmo la necessità
di farne un tragedia, piuttosto ci orienteremo sugli elementi positivi che
l'esperienza ci ha donato.
«Se ami saprai che tutto inizia e
tutto finisce e che c'è un momento per l'inizio
e un momento per la fine e questo non crea una ferita.
Non rimani ferito, sai che quella stagione è finita. Non ti disperi, riesci a
comprendere
e ringrazi l'altro: "Mi hai dato tanti bei doni, mi hai donato nuove
visioni della vita,
hai aperto finestre nuove che non avrei mai scoperto da solo.
Adesso è arrivato il momento di separarci, le nostre strade si dividono".
Non con rabbia, non con risentimento, senza lamentele e con infinita
gratitudine,
con grande amore, con il cuore colmo di riconoscenza.
Se sai come amare, saprai come separarti.»
Osho
Esistono,
quindi, due tipi di amore: uno che fa cadere verso il
piano egoico della dualità e del conflitto (non a caso in inglese si
dice "to fall in love", cioè "cadere in
amore") ed uno che eleva verso le dimensioni
dell'Anima (potremmo coniare il termine "to elevate in
Love" cioè "elevarsi in Amore").
Nelle definizioni date dallo psicologo Abraham Maslow si
parla di:
D-Love - Deficiency Love (amore da deficienza)
B-Love - Being Love (amore per l'essenza
dell'altro).
Il
primo tipo di amore [D-Love] è appunto l'amore
"insano", ma che soprattutto potremmo definire immaturo. E'
uno stadio dell'affettività che va superato. E' un amore
tipico della mentalità adolescenziale e più romanticheggiante, ad
esempio l'amore delle telenovela, delle soap opera, della collana
"Harmony" (per intenderci). Si basa
sull'incompletezza e sull'appoggio sull'altro/a per colmare i propri deficit.
E' caratterizzato da dipendenza e possessività.
Il
secondo tipo di amore [B-Love] si basa
sulla maturità, sull'aver trovato un proprio centro ed un proprio equilibrio
(dinamico). E' un amore capace di donare con gioia e libertà, più
che di prendere o di aggrapparsi disperatamente a qualcuno. Origina dal sapere
amare se stessi e automaticamente diventa la capacità di amare l'altro nella
sua interezza. Il B-Love ci mette sulla strada per arrivare a provare
compassione per ogni essere vivente (Amore Incondizionato). In questa
accezione dell'amore non ci si considera incompleti ed in cerca della propria
"metà", bensì ci si sente completi e in questa
completezza siamo disponibili a cogliere la meravigliosa opportunità di vivere
assieme ad un altro essere, possibilmente che conosca ed incarni gli
stessi principi.
Nel
quotidiano noi ci innamoriamo delle persone che riteniamo idonee alla nostra
proiezione affettiva, il vero modello è dentro di noi e
la persona esterna è solo un supporto! Se noi togliamo la proiezione a
quella stessa persona di cui, magari, anni prima eravamo follemente innamorati…
ecco che non ci dirà più nulla. E' un'esperienza molto comune e la dice lunga
di come l'esteriorità faccia solo da specchio all'interiorità. Ecco cosa
afferma al proposito Osho nel libro "Cogli l'attimo" (Ed. Feltrinelli):
Ogni uomo possiede già un'immagine interiore del
femminile ideale e quando trova
una donna idonea alla proiezione della sua immagine interna
si innamora di lei
Ogni donna possiede già un'immagine interiore del
maschile ideale e quando trova
un uomo doneo alla proiezione della sua immagine interna
si innamora di lui
Quando poi un partner infrange le
aspettative - oltre una certa misura - ecco che viene ritirata la proiezione,
si stacca il "post-it" ed è in quel momento si dice che non si è più
innamorati.
La maggior parte delle persone fa dell'amore una sorta di
disperata ricerca dell'uomo o della donna giusti per sé. Chi conosce i principi che stiamo
trattando capisce, invece, che il successo in amore dipende sostanzialmente
dal rapporto che si ha con se stessi!
Se
il mondo esteriore riflette il mondo interiore, di fatto non otterremo
all'esterno ciò che prima non abbiamo conquistato all'interiore di noi stessi. Per trovare una persona che ci voglia bene sinceramente dobbiamo
prima volercene noi, per ricevere rispetto dall'esterno dobbiamo prima imparare
noi a rispettarci (e rispettare noi per primi gli altri). D'altronde,
perché mai una persona dovrebbe amarci se noi stessi non ci riteniamo degni di
essere amati? Questo tema è particolarmente sentito dalle donne, dove spesso la
scarsa autostima e il disamore verso se stesse generano delle
relazioni completamente insane. Il bestseller "Donne che amano troppo" approfondisce proprio
questa tematica, che vediamo subito in sintesi qua di seguito.
DONNE CHE AMANO TROPPO