giovedì 27 novembre 2014

Abbiamo bisogno di... sentire la terra


Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento.


Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, di gente che sa fare il pane, di gente che ama gli alberi e riconosce il vento.

Bisognerebbe stare all’aria aperta almeno due ore al giorno. Ascoltare gli anziani, lasciare che parlino della loro vita. Costruirsi delle piccole preghiere personali e usarle. Esprimere almeno una volta al giorno ammirazione per qualcuno. Dare attenzione a chi cade e aiutarlo a rialzarsi, chiunque sia. Leggere poesie ad alta voce. Far cantare chi ama cantare.

In questo modo non saremo tanto soli come adesso, impareremo di nuovo a sentire la terra su cui poggiamo i piedi e a provare una sincera simpatia per tutte le creature del creato.
dal libro "Geografia commossa dell’Italia interna". Ed. Bruno Mondadori.

mercoledì 19 novembre 2014

Psicologia del pensiero positivo


Evviva l'ottimismo! - la psicologia del pensiero positivo

di Enrico Maria Secci
L’ottimismo è una qualità umana affascinante e una delle dimostrazioni più concrete del potere che la nostra psiche può esercitare sulla realtà. Dalla fine degli anni ’70 le indagini scientifiche sull’ottimismo hanno evidenziato che la capacità di affrontare positivamente la vita e gestire le difficoltà con un atteggiamento fiduioso e costruttivo aumenta la possibilità di raggiungere risultati  sul lavoro e favorisce lo sviluppo di relazioni affettive stabili e soddisfacenti. Gli ottimisti sono meno soggetti a depressione, ansia, fobie e altri disturbi psicologici ma non solo, preservano l’efficienza del sistema immunitario e, secondo molti studi, godono anche di una migliore forma fisica e vivono più a lungo anche quando il loro organismo è colpito da malattie come arteriosclerosi e aids (Seligman, 2005, 2012). Per gli scettici della psicologia, le nuove tecniche di neuro-imaging, che permettono di fotografare il funzionamento del cervello, hanno dimostrato che le persone ottimiste presentano una maggiore reattività delle aree cerebrali connesse all’elaborazione delle emozioni e, rispetto ad altri soggetti, hanno livelli minori di cortisolo, l’ormone prodotto in risposta allo stress.

Ottimismo ottuso e ottimismo realista.
Eppure la rappresentazione sociale dell’ottimismo é spesso associata a caratteristiche negative, come superficialità e scarsa intelligenza. Tendiamo a percepire come più “profonde” le persone cupe e tormentate in virtù dello stereotipo negativo ed esasperato dell’ottimista sciocco e svagato che nega ed evita le difficoltà e ogni aspetto problematico dell’esistenza. Questa modalità di pensiero è indubbiamente disfunzionale ed é indicata in psicopatologia come sindrome di Pollyanna o ottimismo ottuso, non ha nulla a che vedere con l’ottimismo realista ed tanto dannosa quanto il pessimismo. Al di là della distorsione sociale prevalente, l’ottimismo é una forma di intelligenza molto acuta, associata alla capacità di analizzare i problemi in modo costruttivo ed efficiente e alla tendenza a considerare i fallimenti e gli eventi traumatici come circostanze singole ed eventi transitori. L’ottimista sceglie di pensare che le proprie azioni abbiano conseguenze positive sulla realtà e coltiva la convinzione che le proprie decisioni possano influenzare positivamente il futuro (Tiger, 1979). Per spigare l’ottimismo é consuetudine ricorrere all’esempio del bicchiere riempito per metà: il pessimista sussurra tristemente che è mezzo vuoto, l’ottimista ottuso grida al mondo che é mezzo pieno e l’ottimista realista se lo beve con grande soddisfazione.

Imparare l’ottimismo.
L’ottimismo non é mero dato caratteriale, ovvero una qualità innata, ma dipende dal modo in cui, sin da bambini, gli individui spiegano a se stessi successi ed eventi traumatici. Chi tende a attribuire alla sfortuna o alla “vita” fatti dolorosi compie, senza averne spesso coscienza, una scelta arbitraria e deliberata che influisce negativamente sulla sua futura capacità di percepire costruttivamente la realtà e di elaborare soluzioni creative. Viceversa, le persone che alimentano una visione aperta e flessibile in circostanze critiche, creano i presupposti per superare situazioni obiettivamente sfavorevoli e costruire realtà positive e soddisfacenti.
L’ottimismo, dunque, può essere appreso nella misura in cui riconosciamo che gran parte della nostra felicità e infelicità derivano dall’utilizzo che facciamo del nostro cervello, anziché subirne passivamente gli automatismi.
05 giugno 2014

giovedì 13 novembre 2014

Moderne donne d'altri tempi


 Siamo moderne donne d'altri tempi, sappiamo che essere donna è una gran bella responsabilità, una gran fatica ma un grande privilegio,

la maternità ci ha assegnato un ruolo divino, "donare la vita e prendersene cura ".
Nonostante le mode e le tendenze non ci sentiamo oggetti, non ci siamo mai uniformati ad i cliché delle pubblicità,

amiamo curarci, essere eleganti, in buona forma la
nostra missione non è circuire o concupire, ma amare, guidare, proteggere, nutrire, non corriamo, non rincorriamo, arginiamo, conteniamo. amiamo...

non ci piace sostituirci all'uomo, la conquista è da sempre un loro ed un nostro piacere,
di lui amiamo ancora la classe e la galanteria, la sua dolcezza, la sua forza, la sua debolezza, anche le sue lacrime......

il nostro esempio ha un ruolo sociale e familiare !
Siamo armate, ma di desiderio di pace, onestà, dedizione, di allegria,di entusiasmo, portatrici della gioia di vivere
e con essa contagiare ogni cosa che ci circonda.

La nostra bellezza e' fatta anche di consapevolezza, autostima,di spessore, pensieri profondi e spiritualità ....dolcezza...autorevolezza...

A poco servono scollature profonde o atteggiamenti ammiccanti se non a generare famelici desideri,attimi di effimero piacere...
a noi piace essere piuttosto qualcosa che è molto più simile al risorgere,
il piacere che ne scaturisce è per sempre, gli amplessi più belli sono
quelli che coinvolgono cuore mente ed anima, questi appagano rinforzano e ricaricano di nuova linfa e vita.

Crediamo che
volgarità o il desiderio carnale faccia in realtà sprofondare poi in una voragine di solitudine interiore sempre più grande che diventa vortice inquietante!....abitudine incalzante!
Mortifica l'anima rendendola schiava di un vizio, di una dipendenza....

noi non siamo una droga o un anestetico siamo vita ... proprio come voi!

Angela Zinna G+

giovedì 6 novembre 2014

Assapora la vita

"Vivere Zen: Elogio della Lentezza"


Muoviti con calma. Assapora la vitaLa realtà intorno a noi si muove a ritmi sempre più rapidi e le nostre menti sembrano doversi adeguare per necessità ai ritmi imposti. Ma non è così. Tu puoi decidere in ogni momento quale velocità imprimere alla tua esistenza...

Agire con lentezza, vivere il momento in tutta la sua pienezza, apprezzandone il più intimo significato, è una scelta che puoi fare in ogni istante.  
Prova a prediligere la calma invece della fretta, la serenità al posto dello stress, la qualità e non la quantità. Quando rallentiamo, concediamo a noi stessi la meravigliosa opportunità di vivere il presente nel pieno della nostra consapevolezza, colmandola di significato e cogliendone gli aspetti più vivi e profondiLa vita è in grado di espandersi verso una bellezza infinita, se solamente le diamo la possibilità di farlo. Per riuscirci, prova a rallentare, sii consapevole, focalizzati su ciò che la vita ti offre, senza pensare ora a ciò che verrà dopo, senza fretta, senza frenesia, senza stressEcco alcuni esempi di come la lentezza può rivelare tutta la sua magia:

Mangiare
Assapora e gusta fino in fondo ciò che mangi. Dedica ai tuoi pasti il giusto tempo. Prova a non ingurgitare frettolosamente il tuo pranzo solamente perché il lavoro ti aspetta. Rallenta, mastica con calma, gusta i sapori e goditi il tuo pasto. Non dedicarti ad altro quando mangi, non lavorare al pc, prova a non guardare la tv, non leggere, non parlare al telefono. Quando mangi, mangia. Tutto acquisterà più sapore.

Respirare
Molti di noi non riconoscono al respiro la giusta importanza, a volte lo diamo per scontato. E quando ci troviamo in situazioni di ansia e di stress neppure realizziamo che... non stiamo respirando abbastanza! Durante la giornata, prova ad essere sempre consapevole del tuo respiro. Respira lentamente, fai entrare dolcemente l’aria nei polmoni e rilasciala piano. Respirare lentamente ti consente di calmare i tuoi nervi, ridurre il tuo stress e assumere maggiore consapevolezza del momento.

Conversare
Ognuno di noi ha sicuramente avuto il piacere di trovarsi a conversare con un amico per ore, senza neppure accorgersi del tempo che trascorreva. Parlare con qualcuno, aprirsi e confrontarsi è una delle esperienze più intense e significative che abbiamo la possibilità di vivereDai alle tue conversazioni il giusto tempo, non avere fretta quando parli con qualcuno. Prova a limitare l’uso frettoloso del cellulare, privilegia invece il contatto e il dialogo diretto.

Meditare
E’ meraviglioso prenderti del tempo per rallentare e semplicemente... sederti e osservare i tuoi pensieri. La magia della meditazione si rivela attraverso la calma, la consapevolezza dei pensieri che attraversano la tua mente e la dolce armonia che permea il tuo corpo. Con calma e senza frenesia, prova a dedicare ogni giorno un pò del tuo tempo alla meditazione, alla preghiera e alla contemplazione.

Vivere l’Amore
I primi sguardi, i primi incontri. Sin dall’inizio l’amore è un gioco magico e delizioso che ci concede le emozioni più intense proprio quando lo viviamo lentamente, assaporandone ogni singola sfumatura. Corteggiare, baciare, fare l’amore, tutto ciò ti regalerà le gioie più profonde se saprai vivere l’amore con lentezza, armonia e serenità.