giovedì 28 dicembre 2017

La misteriosa forza dei giusti che salva il mondo

La misteriosa forza dei giusti che salva il mondo

di Francesco Alberoni 
Nessun calcolo scientifico può dimostrare che essere buoni conviene. Eppure…
Perché dobbiamo essere buoni, giusti, generosi, entusiasti? Perché dobbiamo amare il nostro prossimo, spenderci, prodigarci? Ne ricaviamo qualche vantaggio? Ne veniamo ripagati?
L’unica risposta onesta è: no. Non è affatto detto che i meriti vengano premiati, che i migliori ottengano i riconoscimenti meritati. La storia, la nostra vita sono piene di esempi che ci mostrano che i generosi vengono sfruttati dagli egoisti, gli onesti vengono derubati dai ladri, i miti vengono messi a tacere dagli intolleranti.

Sono domande che si sono posti da millenni gli uomini. E che ritornano diverse volte nella Bibbia «perché i giusti soffrono e gli empi sono tranquilli?». E trovavano la risposta nella fede religiosa: Dio, alla fine, ricompenserà i buoni e punirà i malvagi secondo giustizia. Ma nella nostra epoca questa risposta non soddisfa tutti: dovremmo poter dimostrare scientificamente che conviene essere buoni. Ma non c’è nessun calcolo che lo dimostri.

Allora, perché, di fatto, molti uomini sono buoni, pacifici, generosi? La risposta è che noi siamo buoni verso coloro a cui vogliamo bene, i nostri oggetti d’amore: il nostro innamorato, i figli, i genitori, gli amici, la gente del nostro partito, della nostra chiesa e della nostra patria. Ma non è detto che ne ricaviamo sempre un beneficio, possiamo anche soffrire per chi amiamo; possiamo anche sacrificarci per i nostri oggetti d’amore.

Quindi noi non siamo buoni, giusti, generosi e amiamo il nostro prossimo per puro calcolo, ma perché in noi c’è anche uno slancio spontaneo che ci porta verso l’altro, a volere il suo bene, un bisogno di donare senza motivo. È questo slancio che controbilancia la volontà di potenza e di dominio che pervade quasi tutte le azioni umane e che, se non fosse controbilanciata da questa forza positiva, renderebbe la società invivibile. E vi sono persone che sono più equilibrate, più generose, più portate al bene di altre.

Una leggenda ebraica afferma che Dio non ha distrutto il mondo per le sue nefandezze grazie a trentasei uomini giusti, umili e sconosciuti che, con la loro presenza, hanno controbilanciato il male e fermato la sua mano giustiziera.
È una verità profonda. Per fortuna i giusti sono molti, molti di più.

Splendere della propria stessa Luce, questo è il Natale.

Splendere della propria stessa Luce, questo è il Natale.

Le inclinazioni naturali del bambino o della bambina non vengono, inizialmente, comprese, né accettate nè assecondate. Anche il bambino, di conseguenza, inizia a negarle a se stesso, per seguire l’esempio dei genitori, per sentirsi accolto ed uguale, per renderli felici.

La Lieta Novella avviene quando, ormai adulto, egli riesce a scoprirle dentro di sé, dopo aver tolto strati su strati di sovrastrutture, che non gli corrispondono. E, dopo averle viste e riconosciute, le accetta completamente, senza più dubbi né riserve, e si permetta di viverle pienamente.
Può accadere, allora, che un’intera famiglia le possa accogliere, anche se nessuno mai prima, nelle generazioni precedenti, si era permesso di Essere così.

Il miracolo avviene quando due genitori, disarmati e senza giudizio, vedono il figlio o la figlia – ormai adulti – splendere della propria stessa Luce.
Ecco, questo è il Natale.
~ Valeria Pisano ~

domenica 26 novembre 2017

Pensieri sfusi… 6

Pensieri sfusi… 6
Ti hanno detto che non potevi cambiare il mondo, 
ma non sapevano con chi avevano a che fare…

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Non cercare la verità, la verità assoluta non esiste, 
cerca piuttosto la Vita, quella senza paura, 
è solo per quella che sei qui.

§§§§§§§§§§

Dentro di te c’è una grande guerra che perderai se non la combatti

§§§§§§§§§§
Tanto più forte è il tuo Ego tanto più ti ammalerai
perché l’EGO non è la tua vera natura
e più ti allontani dalla tua natura più muori lentamente

§§§§§§§§§§
Tutti vogliono imparare, ma nessuno vuole condividere
ignorando che la condivisione è il miglior modo per imparare.

§§§§§§§§§§
Tutti accecati e bistrattati da un EGO distruttivo 
procediamo verso la nostra involuzione personale.

§§§§§§§§§§
E’ quando riuscirai ad accontentarti
dell’essenziale che otterrai grandi risultati

§§§§§§§§§§
Si ride sempre per un motivo molto serio

§§§§§§§§§§
Puoi trasformare tutto in oro se comprendi che l’oro 
è tutto ciò che tu ne fai della tua vita

§§§§§§§§§§

Eravamo tutti maghi alchimisti poi iniziarono a dire che il piombo e l’oro erano solo due elementi metallici e pian piano abbiamo perso le nostre capacità alchemiche di cambiare la nostra Vita/Esperienza.

§§§§§§§§§§
I diversi si nutrono della vita in maniera differente,
essi traggono energia e vitalità dalle difficoltà.
Per loro non esistono ostacoli, ma solo sfide e lezioni 
che non riescono ad ignorare

§§§§§§§§§§
La fede non è religione,
la fede è una certezza incondizionata
che tutto quello che accadrà
è ciò che sarà necessario che accada.
Abbiate fede è ciò che accadrà sarà sempre la cosa giusta

§§§§§§§§§§
La Consapevolezza è quella magica “pozione” 
fatta di conoscenza, intuizioni, pensieri ed emozioni 
che convoglierà le energie necessarie 
affinché il desiderio si trasformi in realtà.

domenica 22 ottobre 2017

"Deja-vù" e consapevolezza.

Nel film Matrix il "deja-vù" rappresenta una falla nel sistema; in effetti si tratta di un "glimpse", un istante in cui un lampo di luce illumina improvvisamente la meccanicità: da questa situazione ci sono già passato, sto ripetendo uno schema!

Quando hai questo istante di Consapevolezza, è perchè sei già fuori dalla "programmazione" e la vedi dall'esterno, ti rendi conto, semplicemente, che non può essere un caso se una determinata cosa si sta ripetendo.
L'evoluzione non è lineare, la crescita si snoda come una spirale che sale verso l'alto; ogni volta che ripassi dallo stesso schema sei cambiato, sei più in alto, lo riconosci e ti rendi conto che non sei più lo stesso, perchè la sofferenza non è più così atroce.

La matrice (matrix) da cui proveniamo non può essere dismessa in un lampo (e, quando accade, è devastante), per riuscire ad uscire dalla quantità enorme di schemi appresi ed introiettati non basta una Vita intera.

Eppure questa è l'Epoca della Verità e della Consapevolezza, quindi non ti stupire se, sempre più spesso, accadono "dejà-vu", pensieri che si realizzano nel giro di pochi minuti, e continuano ad emergere ricordi collegati alle situazioni che stai vivendo, che sembrano create apposta perchè tu sciolga qualcosa di antico

La vibrazione del pianeta è sempre più elevata, e molti schemi si stanno scardinando da sè.
~ Valeria Pisano ~
www.evolutioncoaching.it

domenica 8 ottobre 2017

Qualcosa si sta rompendo, una nuova vita emergerà.

di Valeria Pisano
Per nascere è necessario spezzare qualcosa: si rompono le acque ed il bambino esce dal ventre che lo protegge, si crepa l’uovo per la nascita del pulcino, si spacca il seme per far fuoriuscire il germoglio che rompe la coltre di terra e si protende verso l’alto, per la nascita di una nuova pianta.

Ovunque, intorno a noi, qualcosa si sta spezzando; si rompono le nazioni, si spaccano le corazze che proteggono la vulnerabilità delle persone, le maschere vanno in pezzi, intere Vite vengono piegate e messe in ginocchio, le famiglie si disintegrano.

In questo fenomeno planetario di rottura e spaccatura non è facile riuscire a vedere la nascita del Nuovo, che trae la sua origine da un lungo e profondo lavoro interiore, iniziato sui piani sottili, e poi esploso nella materia. Tutto quello che covava da decenni sta venendo alla luce, rompendo schemi su schemi, spezzando quello che era consolidato e riducendolo in briciole.

La sicurezza e la certezza non si basano più sulla maschera che rimane inalterata, sulla corazza che protegge, sul guscio che non permette la schiusa, sull’impossibilità di cambiare perché “non si fa”, “non è possibile”, “non esiste”.
C’è una rinascita universale che sta attraversando il pianeta e rompe quello che è trattenuto, per permettergli di uscire.

Se c’è un germe di Vita Nuova, ha ora occasione di manifestarsi. Se c’è un’Essenza già morta, questa rinuncerà alla Vita e se ne andrà.
La trasformazione di questa Epoca è potente ed inarrestabile.
~ Valeria Pisano ~
www.evolutioncoaching.it

giovedì 31 agosto 2017

Le cose belle succedono a coloro che sanno aspettare

Le cose belle succedono a coloro che sanno aspettare

Fonte https://lamenteemeravigliosa.it
Pazienza”, un’altra volta questa parola. Colui che aspetta si dispera e si confonde. Soprattutto quando si scontra con l’incertezza di non sapere quando avverrà ciò che aspetta.
Non stancatevi di aspettare. La ricompensa sta attendendo che abbiate pazienza.
Tuttavia, la pazienza è più che l’attesa: è l’aspettativa calmata, è una sorta di pausa dei nostri desideri. La pazienza non ci addormenta i sensi, bensì si impone contro l’angoscia e ci sveglia.

La pazienza è amara, ma i suoi frutti sono dolci

È difficile da capire, ma avere pazienza non significa caricarsi di stress e sopportare fino a non poterne più ed esplodere. Si tratta di un’arte capace di liberarci da cariche emotive superflue, che ci permette di permanere in uno stato di pace.
“Se sarai paziente in un momento d’ira, sfuggirai a cent’anni di tristezza”.
Alcune filosofie orientali parlano del dono della pazienza cono se fosse una forza che la nostra mente utilizza per comunicare al resto del corpo che ciò che si aspetta arriverà.
Le cose belle del mondo richiedono pazienza: un amore complicato, una persona quasi inarrivabile, una preparazione fisica, un concorso, … Insomma, qualsiasi meta o qualsiasi traguardo che ci mettiamo in testa. Bisogna ricoprirsi di un velo di entusiasmo e passione.

Colui che aspetta senza disperare trova l’inaspettato

Spesso, crediamo che la vita ci stia dicendo “No”, mentre, in realtà, ci sta solo dicendo “Aspetta”. Diventiamo impazienti e, di conseguenza, il nostro nervosismo ci spinge a commettere errori.
A volte, ci sentiamo stanchi, avvertiamo che i nostri amici, il nostro partner o le nostre aspettative irrealizzate ci esasperano, che non arriva niente di quel che volevamo creare e che la vita non è fatta per noi.

La pazienza: una regina annientata dalla velocità

“Il segreto della pazienza è ricordare che il dolore è temporaneo e la ricompensa è eterna”.
Colui che resiste, vince. Tuttavia, se consideriamo l’interesse che, normalmente, mettiamo nel coltivare questa qualità, ci rendiamo conto che la pazienza è una regina ormai annientata. Ci viene insegnato che dobbiamo primeggiare in tutto, emergere sugli altri, correre.
Se affrontiamo le cose pazientemente, gli altri ci lasciano fuori dal gioco, ci fanno capire che non valiamo abbastanza. Ciononostante, è bene sapere che tutti i traguardi richiedono tempo e pazienza: questi due strumenti, infatti, sono gli unici che ci assicurano di raggiungere i nostri obiettivi.

Lavorare sulla pazienza per conoscere sé stessi

“Comprendere sé stessi richiede pazienza e tolleranza; l’Io è un libro composto da molti capitoli, impossibile da leggere in un unico giorno. Tuttavia, quando inizi a leggerlo, devi leggerne ogni parola, ogni frase, ogni paragrafo, perché in essi vi sono gli indizi della totalità. Il principio è in essenza il finale. Se sai leggere, potrai trovare la saggezza suprema”.
Jiddu Krishnamurti
I grandi saggi sono persone calme, pazienti e sicure di sé stesse. Questi elementi ci aiutano a capire che essere pazienti ci farà contemplare il mondo con più sensatezza e capacità di comprensione.
Quando non coltiviamo il dono della pazienza, ci comportiamo in maniera impulsiva e irrazionale, creando o aggravando i nostri problemi e lasciandoci sfuggire moltissime opportunità.
In realtà, per coltivare la vostra pazienza non avete bisogno di tante cose, ma di semplici soluzioni da voi perfettamente raggiungibili. Ve le esponiamo brevemente.

1. Respirate

Respirare profondamente è sempre un buon metodo che ci aiuta a riflettere. Quando ci prendiamo dei secondi per respirare, stiamo offrendo una pausa al nostro dialogo interiore.

2. Scoprite perché avete tanta fretta

Riflettete sulle ragioni che vi rendono impazienti. Se vedete che esagerate, riorganizzate le vostre priorità. Pensarci su, e magari scrivere, vi aiuterà a calmarvi.

3. Individuate gli elementi che vi rendono impazienti

Può trattarsi di altre persone, di situazioni stressanti o addirittura di voi stessi. Tuttavia, il semplice fatto di essere consapevole di tutto ciò vi aiuterà a ridurre l’ansia.

4. La vostra pazienza è utile o giustificata?

Rispondete a questa domanda in maniera sincera e vedrete che farlo vi infonderà calma. Cercate la risposta dentro di voi e non temete di abbandonare abitudini per voi nocive.

5. Prendetevi del tempo e aspettate l’inaspettato

Dovete capire che potete anche fare mille piani, ma le cose non sempre riescono come volete. Accettate il fatto che la ruota gira e che, prima o poi, si fermerà dove desiderate voi. Siate realisti nelle vostre aspettative e comprensivi con gli altri.

6. Non abbiate paura di cambiare e non dimenticatevi di allenarvi

La pratica rende maestri. Sviluppare la pazienza implica lasciare da parte molte cattive abitudini con le quali convivete da tempo. Così come assimilare qualsiasi insegnamento, coltivare il dono della pazienza richiede temperamento.

domenica 25 giugno 2017

Pensieri sfusi… 5

Pensieri sfusi… 5
 
Il dolore della verità molte volte può essere annientante, la nostra anima(mente inconscia) lo sa e se ne tiene a debita distanza.

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E’ inutile dire al tuo “bambino” di non toccare, lui si deve “bruciare” per capire il “fuoco”.

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Siamo così impegnati ad evitare la sofferenza
che non ricerchiamo più il piacere...
di essere vivi, di essere umani, di essere uniti.

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Quello che non devi assolutamente comprendere è che nel tuo modo di essere risiede la causa della tua salute e della tua malattia… altrimenti addio sistema sanitario crudele.

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Spesso capita che il nostro più grande limite siano gli altri… in un mondo al contrario in cui la maggior parte delle persone è “posseduta” da sistemi di credenze estremamente limitanti e dannosi è opportuno rispecchiarsi solo in se stessi

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Il vero Guerriero:
-         non ha bisogno di eserciti
-         sa di essere uno strumento delle forze del bene
-         è un essere immortale e tornerà dopo la morte
-         è invincibile perché nessuna sua lotta sarà stata vana
-         agisce anche nel mondo sottile con cui è connesso
-         non è fermato dalle paure, ma alimentato da esse ad agire
-         sa per quale scopo è venuto
-         e che il suo scopo è più importante di se stesso.

§§§§§§§§§§
Quando passerai da un’improvvisa “tempesta”
ad una “soleggiata primavera”
in un battito di ciglia allora avrai il controllo, avrai consapevolezza, sarai connesso e inarrestabilmente Vivo.

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C’è solo un posto in cui puoi vedere le profondità dell’altro e il riflesso di te stesso.

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Dai qualche chance all’impossibile,
ti accorgerai che era solo una parola.

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La vita diventa semplice quando “cammini” con lei nel bene e nel male.

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Viviamo la vita attraverso dei programmi mentali inculcatici sin dalla nascita che appaiono sempre più inidonei a farci vivere bene… Sovrascrivi il tuo programma, organizzalo bene, visualizzalo di continuo(per molti giorni) e dopo un necessario sacrificio inizierai a vivere secondo le tue regole.

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Non troverai più nulla di quel me che ero, sono morto e rinato in quello che oggi sento di essere

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Quando capiremo il perché, il come verrà da sè.

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Se non l'hai pagata cara non era libertà.

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Veniamo senza memoria, senza conoscerne il motivo, senza limitazione alcuna e pieni di una gioia innata questo forse perché siamo venuti a vivere spensieratamente e amorevolmente, ma ancora non abbiamo capito che dobbiamo liberarci dai deleteri pensieri ed emozioni imposte

Pensieri sfusi… 4


Pensieri sfusi… 4

Il picco massimo della tua apertura mentale è quando finalmente hai compreso che credi di aver capito…

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Maggiore sarà la consapevolezza di te stesso minore sarà l’influenza dei “rimedi” esterni…
in favore delle maggiori modificazioni fisiche, mentali e spirituali che attuerai attraverso l’essere quello che sei.

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Molti si rifiutano di “seminare” il proprio “orto”
solo perché il “vicino” non ha “seminato” il suo,
poi si lamentano del “raccolto”.

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La forza di una persona buona è inconcepibile perché al contrario del cattivo non combatte per “offendere” ma per difendere la libertà/vita.
La sua incredibile potenza è il risultato del suo stato di risonanza col creato che lo carica.

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Fin dalla nascita ci dicono non fare questo, non fare quello, non toccare, non andare, non dire… e giorno dopo giorno la possente luce della vita che alberga in ognuno di noi si spegne facendoci sentire sbagliati.
Non siamo sbagliati è l’ambiente in cui veniamo a vivere con le sue deleterie condizioni e convinzioni che lo è!
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C’è chi agisce naturalmente e costantemente in nome della propria salute e chi si “nasconde” dietro al solito ritornello “la salute è la cosa più importante”.
Lascia agli altri il pensiero, passa all’azione.
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E’ una fortuna che ci siamo i microbi ed i virus maligni altrimenti dovremmo prenderci in pieno la responsabilità della nostra malattia, invece così pare che non è colpa nostra, ma del caso, come ancora oggi sostiene la scienza(?) medica.

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Le persone vere
Si riconoscono subito
Hanno occhi sinceri
Non hanno paura della vita
Ridono come bambini
Piangono come donne
Hanno deposto sovrastrutture mentali e corazze caratteriali.
Vivono sereni…
ma è stato un inferno…
e l’hanno superato

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Se pensi di non essere considerato aspetta a risvegliarti e vedrai cosa significa essere “alieni”… ti eviteranno più della peste.

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Per avere devi solo prendere
Per essere devi sempre donare… incondizionatamente.

venerdì 23 giugno 2017

Diventerai ciò di cui ti nutri

Diventerai ciò di cui ti nutri

Spiacente per gli amici vegetariani o vegani, ma il nutrimento di cui parlo qui, oggi, ha poco a che fare con ciò che mangiamo, per quanto io trovi che a un certo punto anche le nostre abitudini alimentari cambieranno a seguito di un onesto lavoro su noi stessi.

Il nutrimento cui sarebbe importante prestare attenzione è quello sottile, vibrazionale, emotivo cui ci sottoponiamo in quei momenti in cui non ci siamo, quegli spazi che ci prendiamo per noi stessi e nei quali ci abbandoniamo a quelli che consideriamo momenti di rilassamento. Sono quelli i momenti di maggior permeabilità delle sfere inconsce e quelli, spesso, i momenti in cui ci mettiamo davanti a tv, cinema, film, libri e musica varia. Fin qui niente da eccepire.

Quello che dovremmo cominciare a vedere con consapevolezza è innanzitutto il contenuto emotivo di quello a cui ci esponiamo, il messaggio profondo che ciò cui ci esponiamo veicola. Sebbene questo contenuto possa essere usato per rilasciare, molto più spesso di quanto non pensiamo il materiale che ci attraversa viene preso e accettato inconsciamente senza censure e da lì passa direttamente a stimolare qualcosa nel subconscio.

Dall'horror alla soap-opera il messaggio 'esterno' solletica continuamente, a livello emotivo, le nostre corde interne richiamando contenuti non risolti, conti in sospeso, vecchi ricordi, aspettative e anche, purtroppo, memorie genealogiche (e probabilmente la nostra genealogia non ha mai brillato per consapevolezza e centratura).

Da quello stimolo esterno accettato passivamente scaturiscono bisogni, desideri ma anche inquietudini, paure e proiezioni negative d'ogni genere. Da quegli stimoli esterni possono scaturire comportamenti e azioni del tutto irrazionali.

Quello che leggiamo, la musica che ascoltiamo, i film che guardiamo e in generale la cultura alla quale partecipiamo, lascia solchi nel nostro subconscio, solchi tanto più profondi quanto più continuativa e ripetuta è stata l'esposizione. E questo influenza inevitabilmente la nostra vita e la nostra realtà, che noi lo vogliamo o meno.

Ciò dà una direzione alla nostra emissione senza che ce ne accorgiamo. Non c'è niente di male in questo perché chi più chi meno ne siamo tutti partecipi.

La domanda che dobbiamo farci è: ciò di cui mi nutro lo voglio davvero nel mio campo di esperienza?

Ciò di cui tutti si stanno nutrendo (perché così fan tutti, perché è giusto, perché va di moda o semplicemente perché non sembra esserci nulla di meglio in giro) è ciò di cui io voglio nutrirmi? Vi invito a rifletterci su. Vi invito a guardare quegli strati della sfocatura che affermano 'si fa così' solo perché hanno mutuato un modello dalla narrativa, dalla fantascienza, dai fumetti o da qualche cantautore. Se guardate bene ne troverete un bel po'.

Troverete strati di sfocatura nutriti da tradizioni, abitudini e tendenze millenarie che distruggono l'individualità delle persone e che nessuno ha il coraggio di cambiare perché dentro qualcosa dice che si è sempre fatto così. E il 'si è sempre fatto così' a mio parere, oggi, è il motivo di tanta mancanza di inventiva, di genio e di creatività.

Il 'lo fanno loro, devo farlo anch'io' è penetrato a fondo nella coscienza, così a fondo che oggi non si osa più pensare di potersi nutrire di qualcosa di differente da ciò che ci viene proposto dai canali 'ufficiali' e quindi di poter agire, pensare e creare in maniere differenti da quelle proposte dalla 'cultura' - anche purtroppo quella della cosiddetta spiritualità.

Allora a un certo livello di coscienza ci deve risultare chiaro che niente di quello cui ci esponiamo può più essere preso sotto gamba.
A un certo livello di coscienza tutto ciò che incontreremo ci mostrerà il suo vero scopo, non lo scopo di facciata, non la patina, ma il suo vero motivo di esistere e il suo vero messaggio. E magari un giorno sceglieremo di smettere di prestare attenzione a qualcosa che fino a poco tempo prima ci appassionava, ci avvinceva e ci teneva incollati alla tv o alle pagine di un libro, perché ne vedremo il vero senso (e molto spesso questo senso non ci piacerà).

Magari a un certo punto sceglieremo di nutrirci di qualcos'altro, qualcosa che avremo veramente scelto.

Andrea Panatta