"L'uomo si
identifica con il ruolo che è costretto a vivere: padre, figlio, padrone,
operaio, impiegato, dirigente, professionista, intellettuale, guru, furbo,
tonto, forte, debole, manager, ministro, disoccupato, ecc... per
ognuno di questi ruoli esistono comportamenti sociali, abbigliamenti, modi di
pensare e di esprimersi cui ciascuno si adegua inconsapevolmente.
E quindi non siamo
mai individui autentici, ma veri e propri imitatori: imitiamo modelli e stereotipi prodotti dalla società in cui viviamo.
Persino nei comportamenti più intimi recitiamo in realtà dei ruoli precostituiti, che non si limitano
soltanto a comportamenti e ad atteggiamenti convenzionali, ma che penetrano
anche all'interno delle nostre convinzioni, dei nostri giudizi, della nostra
coscienza. Insomma continuiamo a recitare.
L'inquinamento della nostra mente è troppo esteso.
Bisogna imparare a dire la verità, ma per dire la verità,
bisogna essere diventati capaci di conoscere che cos'è la verità e che cos'è la
menzogna... soprattutto in se stessi."
(G.I. Gurdjieff)
Fonte Claudio
Cordone G+
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