Ognuno di noi percepisce se stesso come qualcosa di unico. La natura ci
mostra che non esistono due esseri viventi uguali, non ci sono due
corpi, nemmeno due impronte digitali identiche.
Vero. Ma questo è il corpo, la materia, che risponde a leggi precise ma che non riguardano noi, ciò che siamo veramente.
Se ci consideriamo un corpo, se ci consideriamo esistenti nel tempo,
allora ci percepiremo come individui, realtà uniche e separate.
Ma ciò è falso, è solo un'illusione del sistema nervoso. Questo senso di
'essere' individuale è un'immaginazione temporanea è falsa, è
semplicemente un fascio di ricordi che ci dice che siamo nati e siamo
vissuti come una persona, un 'io' che ha un nome. Ma quel 'Giacomo' è
solo il nome che il corpo da a se stesso, non ha nulla a che fare con la
mia vera natura.
Se comprendete veramente ciò, se realizzate che questo senso di 'io' è
falso e temporaneo, esso scomparirà ed apparirà la verità: colui che
comprende questa irrealtà è eterno.
Effettivamente è cosi, noi siamo una costruzione di cio che ci hanno insegnato, di cio che vedono gli altri e cio che percipiamo di noi stessi, ci poniamo limiti che altri non hanno, e cosi rimaniamo incastrati in una "veritá fasulla" di noi stessi. Ottimo post, grazie mille
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