La vita viene così come la “prendi”
Siamo immersi in un ambiente ostile appositamente creato
per svilirci e indebolirci, ci ritroviamo a dover affrontare situazioni
pericolose di ogni genere:
- i cibi, anche i più salutari, e l’acqua sono contaminati e risultano dannosi;
- l’aria è satura di composti di ogni genere tesi al nostro indebolimento e trasformazione;
- la società è stata deliberatamente strutturata con regole(leggi-economia-istruzione-religione-ecc) contrarie al comune buon senso ed è quindi diventata nociva;
- le nostre menti sono costantemente plagiate tanto che non siamo più padroni delle nostre emozioni e dei nostri desideri
- se ci dovessimo ammalare poi solo in pochi si occuperanno di noi e, seguendo i criteri ufficiali, non ci guariranno, ma ci cureranno soltanto, magari a vita; ecc. ecc.
Purtroppo la lista delle situazioni inappropriate ad una
vita che possa definirsi tale è lunga e non può essere neanche conosciuta nella
sua complessità, almeno non da me, sorge quindi una domanda che costantemente ci
accompagna:
Come facciamo a vivere meglio in un mondo del genere?
Le paure, le colpe, le insicurezze che scaturiscono dal
vivere in tale ambiente quasi sempre sono vissute come insuperabili,
schiaccianti, oppressive e deprimenti; dette percezioni determinano la
quasi totalità delle compensazioni inconsce(leggasi malattie), ora
però bisognerà pur vivere in qualche modo in questo ambiente ostile, in
caso contrario cosa pensate che ci sia in serbo per chi trascorre l’esistenza
come il sistema-bestia anela?
Le ipotesi di scelta fortunatamente non sono tante, io
personalmente ne vedo solo due: vivere con la paura o reagire con
forza/volontà.
Scegliendo di vivere con paura potremo rimanere in una
situazione di inoperosità certi che le nostre condizioni e quelle dei nostri
cari, non faranno altro che peggiorare continuamente e non vedremo mai
uno spiraglio di “vita”, ma solo e soltanto sofferenza, sarebbe anche
sensato vivere in questo senso se ciò servisse a migliorarci l’esistenza.
Scegliendo di reagire e vivere con volontà necessariamente
comporterà un dover darsi da fare per comprendere chi siamo veramente, cosa ci
stiamo a fare su questo meraviglioso pianeta vivente e perseguire
ostinatamente la via dell’ottimismo e dell’azione, senza mai mollare, anche
perché l’altra non è di fatto una scelta, ma una vera e proprio resa al male e
rinuncia al buono.
Insomma possiamo scegliere consapevolmente o continuare a
vivere incoscientemente senza farci carico di responsabilità che non
sono imputabili a noi, cosa che potrebbe anche essere vera in quanto non siamo
mai stati consapevoli di come andava il mondo, ma lo saremo se non facciamo
niente per opporci/migliorarlo.
Se continuiamo ad adagiarsi sul morbido di un’illusione
alla quale vogliamo disperatamente credere sarà difficile attuare dei
cambiamenti nella nostra vita e nel mondo intero, in caso contrario ci dobbiamo
dare parecchio da fare.
Con la paura non si ottengono risultati, si continuerà a collezionare
insuccessi, ansie, insicurezze, colpe e non si avranno le energie sufficienti a
reagire, rimanendo intrappolati in una situazione di profondo disagio
psico-biologico, quello squilibrio alla base di ogni patologia, bisogna tenerlo
sempre a mente questo.
Vivendo nell’azione e nell’ottimismo ci capiterà di
godere ed apprezzare il momento in cui stiamo vivendo senza lasciarci avvilire
dalla situazione circostante e di conseguenza le nostre azioni saranno
contagiose della nostra vitalità e la malattia ci starà alla larga.
Non dimentichiamo neanche che la nostra assenza dal “qui e ora”
è una delle cause principali dei nostri problemi in questi tempi; ci
affanniamo e struggiamo così tanto per il futuro tanto da impedirne la sua
realizzazione, ci arrovelliamo costantemente nei dolori del passato tanto che
non riusciamo a scorgere il presente. Poi, come se non bastasse, ci riteniamo
come esseri separati, a se stanti, invece di cogliere la profonda unione tra
tutte le cose. Tutto questo non fa altro che allontanarci da quella vita serena
e gioiosa a cui tanto aspiriamo.
Ne abbiamo vissute fin troppe di paure, ne abbiamo espiate
a dovere di colpe, anche non nostre, siamo stati abbondantemente sopraffatti da
tante insicurezze, sarebbe ora di
dire basta, sarebbe ora di provare qualcosa di diverso, chissà se
questo pensiero positivo di cui tanto si parla non potrebbe generare un qualche
risultato diverso dal solito tram tram quotidiano.
Va bene scegliere qualsiasi metodo che riteniamo
utile(alimentazione, sport-religione-hobby-ecc) per migliorare il nostro stato
di benessere, ma ben più importante è comprendere che esso
dipende maggiormente da come ci poniamo alla vita, la nostra mente,
le nostre percezioni e le convinzioni sono alla base della nostra
salute/serenità
Smettiamola a fare le solite persone(maschere), riscopriamo
il nostro essere individui, ritorniamo ad essere quegli esseri unici che siamo
sempre stati e infondiamo negli altri la forza che sostiene la
vita…..l’Amore.
Se non comprenderemo con l’esperienza che siamo venuti a
gioire, a sperimentare l’amore, a condividere la vita per evolvere verso una
meta spirituale, difficilmente potremmo abbracciare un nuovo modo di essere.
Vivere sperimentando l’attimo e cogliendo il “buono”, che
ormai non riusciamo più a vedere in questa buia società, richiede tanta voglia
di vivere; noi ce l’abbiamo?
Marcello Salas
Fonte: Bandite la paura (e ringraziate la malattia)
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