Facciamo le fusa?
Questa notizia l’ho trovata in un vecchio giornale
e mi ha incuriosito, vuoi vedere che
provare piacere produce benessere? Sembra
di scoprire l’acqua calda tanto appare banale questa affermazione, eppure il
segreto sta tutto qua, malgrado, anche chi sta scrivendo questo articolo si
stupisca di quanto sia semplice e nello stesso tempo lontano anni luce
dall’essere svelato completamente.
Dev’essere
per questo, malgrado l’imperante pubblicità che ci promette continuamente benessere a pacchi, che il piacere
viene inibito sempre di più, sostituito
con surrogati che non appaiono credibili neanche come controfigure, tanto sono
improponibili.
Gli
esseri umani si accontentano di un piacere distorto dettato
da una percezione della loro esistenza che dire falsata appare limitato,
perché se potessero solo intuire le possibilità infinite della loro anima manifesterebbero minore
passività nell’arrendersi supinamente alla apparente ineluttabilità delle cose.
Gli esseri umani vengono tenuti lontani
da questa possibilità, troppo rischioso il fatto che possano aprire gli occhi
del cuore e cogliere in ciò che stanno vivendo quanto occorre loro per
affrancarsi dal brutto che avvallano più o meno consapevolmente… ma forse è
meglio dire che non conoscono altro, se non la loro ignoranza, precludendosi questa
possibilità.
Allora non ci rimane altro che fare le fusa, vuoi mettere che funzioni?
Può apparire banale ma cosa ci costa
provarci, coltivando l’armonia e favorendo ad ogni costo la possibilità di
essere felici, fregandocene altamente di tutte le nostre presunte ragioni? E se fossero proprio le nostre presunte ragioni ad impedirci di essere felici? E se il
perorare situazioni di stress e disarmonia rendesse più fragile il nostro sistema osseo? E se il nostro
scheletro debilitato ci impedisse di avere un buon equilibrio e di conseguenza
un pessimo rapporto con la terra e di conseguenza rendere frammentato il
rapporto tra pensiero e azione?
Tanti sono i punti di domanda, interrogativi la cui
risposta può divenire più semplice di ciò che appare, perché coltivare
l’armonia e di conseguenza il ritmo, rappresenta la base di ogni possibile
guarigione. I gatti possiedono
innatamente questo dono, ma credete che gli esseri umani siano da meno? Anche
loro possiedono questo dono, ma hanno preferito dimenticarlo o subordinarlo ad
altri comportanti con l’illusione di acquisire molteplici e illusori vantaggi
rispetto alla possibilità di esprimere la loro vera natura.
Facciamo
le fusa
dunque, emanando frequenze più armoniche
che tengano conto del bene comune, statene pur certi che non ve ne pentirete,
perché otterrete sulla base di ciò che emetterete. Non ci credete? Vuol
dire che non siete ancora in grado di abbandonare parti del vostro essere alle
quali siete ancora legati in maniera distorta… forse è ora di abbandonarle ed
affidarsi all’ignoto, che poi tanto ignoto non è, perché ci accompagna da
sempre e si chiama anima,
capace di esprimere in modo innato e aggiungo, archetipico, la nostra vera
natura, quella di esprimere frequenze che vogliono unire e risanare.
Naturalmente fare le fusa vale anche per tutte le altre
parti del nostro corpo, compresi gli aspetti più sottili come emozioni e
pensieri, quindi che cosa stiamo aspettando? Basta “dormire” sollazzati
dall’ignoranza, sostituiamo dunque il ronf
ronf con il ron ron
e il gioco è fatto.
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