di Baba Bedi
Un’autentica
evoluzione spirituale implica la capacità di vivere, pienamente e
armonicamente, la propria esistenza in questo mondo.
Vivendo
con coerenza e sincerità, rispettando e accettando i propri limiti e i propri
tempi di maturazione, si procede anche sul cammino della Luce senza perdere
tempo. Quando Baba Bedi (padre
dell’attore Kabir Bedi, noto in Italia soprattutto per aver interpretato il
personaggio di Sandokan, il pirata malese creato dallo scrittore veronese
Emilio Salgari) parlava di
realizzazione non si riferiva solo al raggiungimento dell’unione cosciente con
il Divino, ma innanzitutto a quelle azioni che rendono la quotidianità della
nostra vita piena di soddisfazione e di gioia. La parola
realizzazione viene oggi invece usata in modo ambiguo. Infatti, si sente spesso
dire che una persona è realizzata quando ha raggiunto la totale illuminazione,
cioè quando ha sperimentato l’Essenza divina in sé.
Questa
definizione di realizzazione non è sbagliata, ma si riferisce solo al
raggiungimento dello stadio finale, saltando a pie’ pari tutte le fasi
intermedie. Induce quindi molte persone a sottovalutare l’importanza della vita
materiale, e spesso a penalizzare il benessere psicofisico per focalizzarsi
esclusivamente sull’evoluzione spirituale.
Chi cerca di perseguire l’illuminazione senza aver imparato a vivere armonicamente e totalmente la quotidianità della vita, compie lo stesso errore di chi volesse raggiungere l’ultimo piano di un grattacielo compiendo balzi sempre più alti, senza attraversare via via i piani intermedi. Un simile comportamento, a volte, può essere causa di gravi turbe psichiche o di seri problemi fisici, e nella migliore delle ipotesi, è fonte di profonde insoddisfazioni e scoraggiamenti, dovuti ai molti anni di sacrifici infruttuosi, oppure è la matrice di varie forme di presunzione e di auto-esaltazione.
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Accettare e rispettare se stessi e il proprio livello di maturazione
non significa adagiarsi, ma camminare attentamente al proprio ritmo, seguendo le indicazioni degli
organi della Luce, e superare gli
ostacoli che via via si incontrano. Se poi capita di non
vederne uno e di inciampare o cadere, non bisogna scoraggiarsi o denigrarsi, ma
riprendere il cammino con amore, pazienza e fiducia nelle proprie capacità.
Vivere con coerenza e sincerità significa anche essere fedeli a se stessi, cioè manifestarsi ed esprimersi così come veramente si è. Significa togliersi le innumerevoli maschere dietro alle quali nascondiamo il nostro vero volto, significa ritrovare la spontaneità e l’autenticità che avevamo da bambini.
Essere, vuol dire vivere attivamente e coscientemente tutte le nostre
potenzialità. Esistere invece significa lasciarsi vivere, senza consapevolezza, senza utilizzare le potenzialità
che si hanno a disposizione. La
maggior parte delle persone esiste in uno stato di semi incoscienza,
senza una chiara prospettiva,
senza una finalità. Per questo motivo queste persone agiscono come bandiere al
vento, lasciandosi trasportare dalla
moda, dalle pubblicità, dagli amici, ecc. e non raggiungono mai
la piena soddisfazione, oppure si annoiano a morte, perché non sanno cosa
farsene della loro vita.
Vivere, quindi, non significa solo agire con dinamismo e vitalità, ma
utilizzare pienamente e consapevolmente tutte le proprie capacità, per ottenere
innanzitutto ciò che si desidera nell’ambito materiale, perché l’anima ha un
corpo che deve essere curato, rispettato e apprezzato. Il corpo infatti è uno strumento
essenziale, senza il quale l’evoluzione stessa sarebbe praticamente
impossibile. Se non si sono risolti i
problemi di sopravvivenza e di benessere psicofisico, non si conquista la pace
interiore. Non bisogna dunque dimenticare che i due aspetti,
materiale e spirituale, non si escludono a vicenda, ma anzi non sono mai
nettamente separabili l’uno dall’altro.
La vita è come noi la vogliamo. Noi stessi creiamo la nostra vita, felice o angosciata, a seconda degli atteggiamenti interiori che seguiamo. Se diamo retta ai pensieri negativi, alle paure, ai rimpianti, ai rancori, se aspettiamo che siano gli altri a farci felici, vivremo una vita piena di sofferenza e di infelicità. Se invece vogliamo essere felici, dobbiamo individuare tutto ciò che può darci gioia e realizzarlo.
“Non c’è maestro più grande della Luce. Questo è il Dio dentro di noi.
Se riconosciamo questo maestro, allora vivremo in grande libertà.” (Baba Bedi)
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