Chi è felice è pazzo
Dalle mie parti si usa
dire così. Tanto vale, mi sono detto, scrivere un articolo per sfatare questo
proverbio popolare che è al contempo IL PIU' GRANDE OSTACOLO ALLA REALIZZAZIONE
DI SE. Ai nostri giorni, specie nella parte occidentale del mondo, conta molto
di più l'apparire rispetto all'ESSERE. Basta accendere la Tv (per chi
ancora lo fa) o collegarsi ad internet, per venire subito sommersi da
pubblicità che invitano ad acquistare oggetti e servizi di diverso genere.
Queste pubblicità cercano,
attraverso suoni ed immagini gradevoli, di trasmettere sensazioni ai potenziali
acquirenti. Scopo di tutto ciò è quello di far
credere a chi le osserva che solo comprando quel prodotto potranno essere
felici, soddisfatti, avere donne, successo.
Scopo fondamentale della
pubblicità è proprio quello di FARE SPOSTARE L'ATTENZIONE DELLE PERSONE DAL
PROPRIO CENTRO VERSO L'ESTERNO. Così facendo, però, chi crede ancora nella pubblicità tenderà a
sentirsi inadeguato e a provare una sensazione d'incompletezza fintanto che
non riuscirà ad ottenere quel determinato prodotto reclamizzato.
Potrà anche accadere che,
prima o poi, riesca ad acquistarlo ma, dopo pochissimo tempo, si sentirà più
vuoto rispetto a quando lo desiderava. Dopotutto, scopo della pubblicità è
quello di CREARE DEI BISOGNI ILLUSORI ALLO SCOPO DI GUADAGNARE ATTRAVERSO
LA CREDULITA' DELLA GENTE.
Da qui, ecco riallacciarmi
al titolo del mio articolo: CHI E' FELICE E' PAZZO! Potrebbe essere
diversamente? Nessuno crede di poter essere felice, semplicemente perchè il mondo
esterno lo ha DECENTRATO, facendogli credere che, per raggiungere la felicità,
OCCORRE ACQUISTARE, CONSUMARE SEMPRE DI PIU'.
Quale sarà la conseguenza
di tutto ciò? La corsa sfrenata verso il possesso materiale di oggetti,
servizi, persone e quant'altro possa compensare (sempre e solo temporaneamente)
quel senso di vuoto artificiale indotto dagli spot commerciali. Ogni persona
che pensa di poter trovare la gioia al di fuori di se, sarà destinata allo
scontento eterno ma non solo.
Chi rivolge la propria
attenzione all'esterno, credendo che la felicità debba provenire DA OGGETTI O
SITUAZIONI, sarà destinato a FAR DIPENDERE LA PROPRIA FELICITA' DA FATTORI A
LUI ESTERNI. L'unica cosa che otterrà saranno varie forme di dipendenza,
RARAMENTE GIOIA. LE COSE MATERIALI, INFATTI, SONO SOLO ILLUSIONI.
Chi rimane centrato
nonostante i bombardamenti da parte della pubblicità lo fa perchè HA GIA'
TROVATO IL SUO EQUILIBRIO DIMORARE NEL SE. Ovviamente,
quando non si cambia un abito a settimana, non si compra continuamente roba il
più delle volte inutile e, nonostante tutto, si riesce ad Essere felici, si
rischierà di essere presi per delle persone senza pretese, insignificanti,
"non alla moda".
Ma tutto questo non è
reale, è solo frutto di comportamenti pilotati dall'alto allo scopo di FAR
ADEGUARE LE MASSE AI VOLERI DI POCHI CONOSCITORI DEI PROCESSI MENTALI
SCATENANTI LE DIPENDENZE E, QUINDI, LE SCHIAVITU' NEI CONFRONTI DEGLI OGGETTI
MATERIALI.
Ecco che, sarà
"normale" che, quando vedremo per strada sorridere una persona su
un'auto utilitaria, tenderemo a dire che è pazza, cosa ci sarà di tanto
divertente, poi, nel ridere per il semplice gusto di farlo? Dopotutto, chi di
noi non ha provato imbarazzo nel sorridere ad una bella giornata di sole per
paura di essere giudicato pazzo?
COS'HAI DA RIDERE SE NON HAI? Chissà perchè, poi, tutte le persone che hanno e continuano a puntare ad avere oggetti, servizi, cose e persone, sono tutte insoddisfatte, tristi, malate, a volte muoiono. VALE LA PENA DI MORIRE PERCHE' SI VUOLE AVERE O E' MEGLIO VIVERE DA PAZZI DIMORANDO NEL SE?
In questo mondo di zombie
emozionali, dove è quasi vietato rallegrarsi per il solo fatto di essere vivi e
poter sentire i raggi del sole sulla propria pelle, potrà ancora esistere chi,
nonostante tutto ciò, avrà ancora il coraggio di essere "pazzo" e
sopravvivere al caos emozionale?
Cosa occorre per essere felici? Il semplice fatto di VOLERLO basta. Impariamo a sorridere e sorriderci di più allo specchio, ad amare la vita COSI' COM'E' senza aspettarci nulla, semplicemente VIVENDOLA, QUI E ORA. Se essere semplici e gioiosi significa essere "pazzi", allora questo sarà sempre meglio di vivere da schiavi per soddisfare i voleri delle multinazionali presenti in qualsiasi settore dell'economia.
Vincenzo Bilotta
fonte: http://vincenzobilotta.blogspot.it/2013/04/chi-e-felice-e-pazzo.html
fonte: http://vincenzobilotta.blogspot.it/2013/04/chi-e-felice-e-pazzo.html
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