giovedì 14 marzo 2019

PEACEFUL WARRIOR (film)

PEACEFUL WARRIOR – La forza del campione (film)

Consiglio la visione di questo film da cui ho estrapolato le frasi che seguono.
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Guerriero non significa perfezione né vittoria, né invulnerabilità, significa assoluta vulnerabilità è questo il vero coraggio.


Quando hai paura, usa la spada, taglia la mente a pezzi trafiggi tutti i rimpianti e le paure, il resto vive nel passato o nel futuro…


Un guerriero non rinuncia mai a quello che ama, egli trova l’amore in quello che fa


Puoi scegliere di essere una vittima o qualunque altra cosa vuoi… il guerriero agisce, lo stolto reagisce
-Se non ci dovessi riuscire?
-E’ il futuro, buttalo via.
-Da dove inizio?
-Non c’è un inizio e una fine, c’è solo il fare(azione).


Quasi tutta l’umanità condivide la tua situazione: se non ottieni quello che vuoi soffri e anche se ottieni esattamente quello che vuoi soffri comunque perché non puoi aggrappartici per sempre .


Ti arrendi all’unica cosa che non hai mai avuto e mai avrai: il controllo. Accetta che non puoi controllare quello che ti è successo, che potresti o non potresti fare…. che potresti o non potresti… è che tu sei qualcosa di eccezionale in entrambi i casi.


-Forse avrei dovuto dirtelo prima di partire, ma immagino che neanche io sapevo cosa avrei trovato; non lo sai mai.
-Il viaggio, il viaggio ci rende felici, non la destinazione.


-Lo sapevi?
-So più di quanto credi.
-E credi più di quanto sai. Sapere non equivale a saggezza.
-Qual è la differenza?
-La differenza sta nel farlo(azione).
-Questa è una stazione di servizio e noi offriamo servizi, non c’è fine più nobile.
-Di mettere benzina?
-Di servire il prossimo.


-Rallenta e assaporalo un po’(il cibo).
-Tu hai un sacco di regole.
-Non sono regole, sono cose che ho imparato dalla mia esperienza di vita. Direi che mangi in modo distratto…
-Tutti dicono cosa fare e cosa è bene per te, non vogliono che trovi le tue risposte, vogliono che tu creda alle loro.
-Fammi indovinare, tu vuoi che creda alle tue.
-No, io voglio che tu smetta di raccogliere informazioni dall’esterno e che inizi a trovarle dentro te stesso   La gente teme quello che ha dentro, ma è l’unico posto in cui troverà tutto quello che serve.


Dimmi che vuoi essere qualcuno che usa la sua mente e il suo corpo in modi che gran parte della gente non oserebbe mai fare e io ti allenerò ad essere un vero guerriero


Perché non riesci a dormire forse perché a notte fonda quando i rumori si attenuano e non c’è nessuno tranne te allora hai un po’ paura, paura perché d’improvviso tutto è così… vuoto.


Le persone non sono i loro pensieri credono di esserlo, questo gli porta ogni sorta d’infelicità.
-Ti ho svuotato la mente, eri presente, dedito al 100% all’esperienza che vivevi …
-sei fuori di testa lo sai?
-Serve tutta una vita di pratica… anche tu devi uscire dalla tua testa.


Butta la spazzatura, la spazzatura è tutto ciò che ti separa dalla sola cosa che conta: questo momento, qui, ora.


-La morte?
-E’ una trasformazione… un tantino più radicale della pubertà ma niente di cui preoccuparsi troppo.
-Ma cosa stai dicendo?
-La morte non è triste, la cosa triste è che il più delle persone non vive affatto.


-Dove sei Dan?
-Qui
-Che ora è?
-Adesso
-Che cosa sei?
-Questo momento.
 
- "Peaceful Warrior" - La forza del campione - film italiano (link Youtube) (Link alternativo video)

-La via del guerriero di pace di Dan Millman(libro)

LA FELICITA' E' NEL PRESENTE

LA FELICITA' E' NEL PRESENTE

La felicità è quando sei per intero nell'adesso, e non altrove, da qualche altra parte.
 
A parte il dolori fisici, tutte le nostre sofferenze sono fabbricate dalla mente dei pensieri sul passato e sul futuro. E lì ci sarà sempre abbastanza materiale per renderci infelici, perché nel futuro c'è la morte, e nel passato c'è tutto ciò che l'ha resa inevitabile.
 
L'infelicità è uno stato mentale che conferma che la vita è fallita ieri e che, molto probabilmente, fallirà anche domani.

Se si riesce a dimenticarlo, trovandosi nel presente, si arriva ad una felicità praticamente sempre accessibile.

(Viktor Pelevin)
Olga Samarina
LA RUSSIA ESOTERICA E SCIENTIFICA

http://divinetools-raja.blogspot.it  La Via del Ritorno... a Casa

I “Guerrieri dell’Arcobaleno”

I “Guerrieri dell’Arcobaleno”

di Enzo Braschi
Mentre la Terra muore al vecchio… sta nascendo… una nuova tribù di tutti i colori. Questa tribù si chiama “I Guerrieri dell’Arcobaleno” e mette la sua fede nelle azioni, non nelle parole. (Profezia dei Nativi Americani Hopi).

Non so quanti di noi siano Guerrieri dell’Arcobaleno. So comunque che ce ne sono già tanti in ogni luogo della Terra e che il loro numero sta crescendo sempre di più.
Volerlo essere è facile: basta amare e rispettare la Creazione. Volerlo essere è difficile: si deve infatti prima di tutto imparare a disimparare molto del tanto che ci è stato insegnato e che ci ha allontanati dalla Creazione stessa.

Ci può volere davvero tanto tempo, costanza, amore e pazienza soprattutto verso noi stessi, che diventiamo i bambini a cui dobbiamo insegnare tutto da capo. Spesso sbaglieremo ancora, spesso riterremo di essere sulla strada buona e ci accorgeremo un attimo dopo di essere ancora una volta vittime di antichi pregiudizi, stupidi luoghi comuni, modi di pensare che non ci appartengono.
Le vecchie abitudini torneranno ad avere il sopravvento: è facile non poter fare a meno, alla fine, del nostro persecutore; è difficile lasciarsi andare alle passioni laddove esse servano a condurci solo ad innamorarci della perfezione.
Se ci si lascerà piegare come una pianta di bambù ma si saprà resistere, se non ci si schianterà come una quercia che con arroganza pensa di essere incrollabile, si sarà già percorso un buon tratto di strada.
A quel punto si potrà continuare a voler essere un Guerriero dell’Arcobaleno. Si sarà ancora vulnerabili ma incredibilmente più forti che in passato, penseremo. E invece sarà anche più duro di com’era prima di imbarcarsi in quest’impresa. Perché ci si sentirà soli… ed è terribile scoprire di essere soli in mezzo a una miriade di esseri umani uguali a noi.

Si avranno da dire e da fare tante cose e ci si accorgerà di non trovare orecchie disposte ad ascoltare, e non si saprà da dove cominciare per cambiare davvero le cose. Credo inoltre che nessuno dovrebbe mai assumersi il ruolo di “insegnante” di nessun altro. Pensare di essere un maestro ritengo sia peccato molto grave. Con tutta la buona fede che si può avere, pare presuntuoso assumersi tale compito.
Sarebbe oltremodo giusto che ognuno arrivasse a costruirsi il suo mondo con le sue stesse mani. Ma non sempre è così, o quantomeno, a volte sembra opportuno il voler tentare di accorciare le distanze, soprattutto quando si avverte che i tempi lo esigono.
Così si deve provare a condividere con gli altri quello che si sente, che si sa, che si ritiene buono, e aspettare con pazienza di vedere germogliare i nostri semi, sempre che i semi siano quelli di una buona pianta. Può funzionare, così come può risultare sforzo vano, sciocco e inutile.
Si sarà dunque soli, si sarà perduta la vecchia strada fatta di vuote certezze, ma pur sempre la strada che la maggioranza della gente percorre da sempre; si sarà sbigottiti, confusi, così confusi dal giungere alla conclusione di avere sbagliato a lasciar andare tutto per… per cosa poi? Per niente…

Quello sarà davvero il momento più cattivo: il baratro che ci si aprirà dinanzi e alle spalle. Ci si scoprirà in bilico su un sostegno fragilissimo: in qualunque direzione ci si volterà non si vedrà altro che una spessa coltre di nebbia. Sotto di noi sarà il precipizio nel quale si potrebbe scivolare senza mai arrivare a toccare il fondo. Sopra, di contro, sarà l’assenza di una voce, di un segno che ci indichi che cosa fare.
Si dovrà andare avanti. Letteralmente. Basterà trovare appena quel poco di coraggio necessario ad allungare un piede sul niente e camminare: prima un piede, poi l’altro, e poi un altro ancora…

Quello che ci era parso il vuoto più opprimente ci sosterrà, essendo ciò che facciamo il più solido dei fondamenti. Potremmo sentirci forse ancora soli, voltare le spalle e vedere le cose a noi familiari sfumare a poco a poco, insieme alla moltitudine delle facce di chi ci è stato compagno di viaggio per tutto quel tempo che non tornerà mai più; sentire freddo, provare terrore per la buia oscurità che ci si parerà dinanzi e che dovremo attraversare.
A quel punto del nostro percorso, però, si accenderà una luce; la strada si farà più ampia e sicura e voltandoci un’ultima volta vedremo altri seguirci… non perché presuntuosamente noi saremo stati loro d’esempio. D’esempio lo si deve essere prima di tutto per noi stessi. Semplicemente perché altri cominceranno a non avere più paura, o saranno affascinati dalla paura o con essa intenderanno cimentarsi.

Non è importante capire perché a volte si facciano certe cose. È importante comprendere quando è tempo di farle. E questo è il tempo… e bisogna avere fretta di farle, queste cose, se non si vuole rimanere per sempre indietro.
Articolo di Enzo Braschi

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sabato 9 marzo 2019

Le facce della gente

Le facce della gente
Se la gente si rendesse conto delle facce che fa…

Vi svelo un piccolo segreto: avete presente quanta gente estranea incontriamo in una sola giornata? In metro, negli autobus, per strada, negli uffici o nei centri commerciali si vedono molte persone con il volto molto serio o addirittura triste e quindi corrugato, ma in realtà non sono quel che mostrano, molto spesso queste persone sono interiormente tranquille se non addirittura felici, a dispetto dell’ambiente circostante, invece istintivamente mostrano un volto ostile a protezione del loro reale stato d’animo, per proteggerlo da sguardi indiscreti, come se avessero paura che qualcuno gli possa rubare quel loro personale angolo di tranquillità-beatitudine che condivideranno, chiaramente, solo con i loro cari o amici più intimi.

Mostrare ad altri sconosciuti il proprio stato d’animo reale non solo non sarebbe dannoso, ma gioverebbe tanto per gli ovvii motivi di carattere emotivo, energetico e spirituale sia all’interessato che agli altri, tuttavia tale atteggiamento naturale viene accuratamente ed inconsciamente evitato a causa della cultura distruttiva di ogni rapporto sociale e crescita personale/interiore in cui si è costretti a vivere.
Oggi sorridere in pubblico e divenuto quasi un tabù, l’etichetta impone serietà, responsabilità, controllo non certo gioia e serenità, un atteggiamento subdolamente indotto nelle masse che non ha nulla di naturale e che quindi condiziona e modifica costantemente l’esistenza.

L’impedimento più pressante nell’incapacità di mostrare il proprio “essere” è la paura di essere giudicati superficiali, inadatti, incapaci in una società seria e disciplinata, quindi per sentirsi accettati ci si adatta all’ambiente esterno senza esternare il proprio sentire, così si diventa conseguenza di una realtà senza quindi divenirne causa.

Non ci si pone domande sul perché ci comportiamo in un determinato modo e non ponendoci domande non troveremo mai le risposte né la possibilità di un cambiamento.

Buona vita a tutti. :-)

Marcello Salas

Pensieri sfusi…12

Pensieri sfusi…12
Un giorno gli uomini capiranno di essere
tutti acqua dello stesso mare;
tutti espressione della stessa ubiquitaria coscienza-energia

§§§§§§§§§§
L’adattamento al tuo nuovo stato di coscienza
di persona consapevole comporterà non poca sofferenza,
ciò nonostante non vorrai tornare indietro,
ipotesi comunque non realizzabile
poichè non si può ingannare se stessi…
tienilo a mente se hai deciso
di cambiare, di capire, di Vivere.

§§§§§§§§§§

Se vuoi un rendimento assicurato fai un investimento sicuro: punta tutto(o quasi) su di te

§§§§§§§§§§
Ci trasciniamo in una esistenza
evitando ogni perché.
Ma senza un perché che vita è?

§§§§§§§§§§

E’ facile e piacevole “esporsi al sole”*, l’arduo è farlo col freddo, con la pioggia, con la neve… non è inutile come potrebbe sembrare, ma molto importante per trovare la propria strada e tornare ad ascoltare se stessi.
*fare le cose senza rischiare

§§§§§§§§§§
L’illusione ammalia la mente(pensiero),
l’incantesimo il cuore(emozione).

§§§§§§§§§§
Ogni storia meriterebbe di essere raccontata
con la stessa emozione con cui è stata vissuta… ma non ci sono idonei strumenti di “esposizione”.
Eppure la storia ha sempre meno importanza rispetto al coinvolgimento con cui è stata vissuta poiché il vero racconto è la percezione(emozione) di quell’esperienza.

§§§§§§§§§§

Il tratto distintivo del guerriero è quello di non farsi
calpestare-sottomettere in nessuna circostanza

§§§§§§§§§§
La malattia(e la morte) non avviene per caso, è una conseguenza di scelte viscerali, inconsce, non ponderate.
Sii consapevole e presente ai tuoi automatismi per controllarne gli effetti ed evitare il peggio.

§§§§§§§§§§
Solo l’Adesso conta, solo l’Adesso devi Vivere bene,
e quando questo diventerà parte di te,
saprai che stai Vivendo come volevi 

§§§§§§§§§§
Non pensarci al tempo, non contarlo, non ricordarlo, non aspettarlo; sentilo, Vivilo, Ora, già da questo istante… la sua profonda percezione è insita nel tuo silenzioso respiro.

§§§§§§§§§§
Prendimi la mano, chiudiamo gli occhi, vibriamo insieme.

§§§§§§§§§§
Ad un tratto della vita potresti giungere alla conclusione ovvia che è necessario ed essenziale l’empatia tra i “piccoli” umani… naturalmente attuerai tale accorgimento nella vita di tutti i giorni accorgendoti che da quel momento in poi non sarai più ben visto, non sarai gradito… è il segnale che la società ci programma esattamente al contrario della nostra naturale condizione.

§§§§§§§§§§
Se questo mondo è invaso dalla malattia
è sol perché regna in ogni dove la disarmonia

§§§§§§§§§§
Il non sentirsi guardati, considerati, amati
a volte ci fa ingrassare più di qualunque altra cosa… anche per queste condizioni è sempre “dentro” che devi “guardare”.

§§§§§§§§§§

Chiudi gli occhi, espanditi, emana, crea e riunisciti al tutto

§§§§§§§§§§
Devi avere il coraggio e la forza di prendere il peggio di te, capirlo, accoglierlo, amarlo ed infine trasformarlo… è questo il segreto.

§§§§§§§§§§
Quando cominci a comprendere la “scenografia” di questo film che chiamiamo vita, puoi cominciare ad adottare i tuoi adattamenti 

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Qualsiasi cosa succeda il mio “danno” l’ho già fatto!

§§§§§§§§§§

I dottori non sanno veramente perche stai male
ma sono sicuri di poterti curare,
a qualsiasi costo(il tuo) l’allarme sapranno bloccare

§§§§§§§§§§
Sul “treno” del tuo risveglio auspicabile
farai un viaggio indimenticabile