Amare e’ un avventura
senza tempo, senza orizzonti, senza obiettivi.
Amare e’ assumersi la
responsabilità di un viaggio che, nell’incontro con ogni persona insegnerà
qualcosa a ciascuno su se stesso/a.
Inutile puntare la
bussola su quello che si vorrebbe, su quello che si sente dire, su quello che
dovrebbe essere giusto, il percorso interiore di ciascuno porta
all’approdo verso terre che sono di importanza vitale, anche se a volte possono
far male. Ma anche nella sofferenza, nel dolore c’è sempre un insegnamento, un
diamante, un talismano da conservare per se’.
E’ il viaggio ciò che
conta, e la capacità di sostare, di conoscere e di saper prendere la propria
barca e andare via quando il viaggio riprende.
Amare e’ capacità di
scegliere, così come amare è consapevolezza.
Le storie d’amore sono
soste, di conoscenza di se’, dell’altro, e accettazione della fine di una
sosta.
Amare e’ accettare di
riprendere da soli, nel viaggio. Nessuno può manipolare il tempo.
Non esiste un amore
giusto, sbagliato, ognuno raccoglie il suo frutto nel suo viaggio, e qualcuno
riprenderà la sua barca una volta, chi due, chi per tre volte .. chi una vita,
chi una volta sola.
Se c’è consapevolezza
c’è amore. Quale frutto sarà il migliore? Quale viaggio il più ricco? Non
tutti si nutrono dello stesso cibo, non tutti sono viaggiatori e si immettono
in mare alto alla ricerca di nuove terre.
Un terapeuta può solo
aiutare una persona a trovare consapevolezza, quando si è stancata di ciò che
mangia, quando soffre per la sosta prolungata e non sa più come rimettersi in
viaggio e ha bisogno di conoscere ancora di sé.
(Antonio Dessi’)
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